Diritto della Rete. Nell’orizzonte giuridico di internet, le considerazioni fatte in questi anni, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dell’estensione delle potenzialità della Rete, hanno fatto emergere alcuni elementi fondamentali. Tra questi figurano due dati, che hanno dimostrato di avere un impatto profondo sull’intero diritto della rete. Il primo riferimento riguarda una constatazione: internet è una dimensione ormai insostituibile di sviluppo della personalità dell’individuo. Il secondo ruota attorno ad una oggettiva difficoltà: normare internet.
Questi due dati sono presi in considerazione uno alla volta, isolatamente e senza connessioni. Il loro legame, c’è da dirlo, non è di immediata evidenza, né sul piano pratico né su quello teorico. A ben vedere, però, le implicazioni reciproche sono di estrema importanza, ed anzi sembrano decisive per buona parte delle ponderazioni che i giuristi sono venuti elaborando in merito alla Rete.
La prima grande sentenza in materia di Diritto della Rete è stata emessa dalla Corte suprema federale statunitense sul caso Reno v. Aclu del 1997, in cui i limiti alla libertà di espressione legislativamente imposti sono stati vagliati alla luce dell’innovatività – e delle potenzialità – di un mezzo di comunicazione «nuovo» quale era, sul finire degli anni novanta, la rete.
Dalla sentenza Reno, molte altre pronunce si sono succedute, alle più diverse latitudini. E tutte sono state accomunate dal riconoscimento dell’importanza di internet per l’estrinsecazione della personalità individuale e del correlativo impegno di assicurarne la fruizione.
L’Università degli Studi Niccolò Cusano, proseguendo nella sua azione di offrire percorsi di studio professionalizzanti funzionali allo svolgimento di effettive attività di lavoro, istituisce il Master di II livello in “Diritto della Rete“. Obiettivo principale del Master è quello di formare professionisti esperti nell’analisi e gestione delle problematiche giuridiche legate alla rete internet e dalle nuove tecnologie.
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