Michele Karaboue, che insegna diritto dell’immigrazione all’Università Niccolò Cusano ed è spesso ospite di diverse trasmissioni tv, è spesso vittima delle ormai famose fake news. Secondo il web lui avrebbe detto frasi del tipo “gli italiani non valgono nulla, meglio gli immigrati” o “se spari in casa tua per difesa sei un fascista”.
Fake News: ecco quanto raccontato a Radio Cusano Campus da Michele Karaboue
“Sono tre anni che sono sulla scena pubblica – racconta ai microfoni di Legge o Giustizia su Radio Cusano Campus – sono ospite in trasmissioni televisive e tengo corso di Diritto all’immigrazione nell’ambito del corso di Diritto Pubblico attivato dall’Università Niccolo Cusano. Non ci si abitua mai alle castronerie che ti vengono attribuite da persone che fanno certe cose per noia. Quello che provo dopo aver letto una bufala che mi riguarda è grande tristezza e sconforto. Poi arriva la rassegnazione. Ogni volta che partecipo alle trasmissioni trovo dai 500 ai 1000 commenti con caricature e frasi che non sono mie”. Karaboue crede che ad oggi si vive “una situazione particolarmente triste perché ciascuno cerca di utilizzare l’altro per farsi pubblicità, persone che tramite altre vogliono manifestare la loro presenza sul palcoscenico mediatico”.
Tantissime le storie false che gli sono state attribuite
“Hanno detto che sono adottato, e non ci sarebbe nulla di male ovviamente. Si dice che non sono cittadino italiano, che sono figlio di clandestini, che sono entrato da clandestino in Italia mentre sono nato a Bari. Io mi sforzo di chiarire le cose ma poi ti rendi conto che qualcuno, addirittura, testimonia addirittura di avermi visto di persona sbarcare clandestinamente nel nostro Paese e che non sapevo dove andare a mangiare. Altri che dicono che ho vissuto in un orfanotrofio”.
Karaboue spera “che dal punto di vista legislativo ci possano essere delle iniziative valide” e parla anche degli attacchi che subisce quando è ospite in tv: “La gente sta vivendo un periodo difficile. Rispondere con odio e astio non aiuta nessuno”.