Biella ha delegato al Consorzio Iris la gestione delle politiche, e delle attività per famiglie. “Il nostro territorio non è molto grande. Il Comune di Biella ha poco più di 43mila abitanti, il Consorzio, nel complesso, circa 100 mila abitanti, quanto un quartiere di Roma: è una scelta logica”, ha detto Paolo Gallana, presidente del Consorzio Iris.
I servizi per genitori e famiglie sono:
- Un consultorio sociale e uno sanitario che attualmente sono su due sedi di diverse, ma stiamo cercando di portarli in un’unica sede per offrire un servizio integrato e migliore.
- Uno spazio ascolto, adolescenti e famiglie, che viene erogato presso una struttura, ma che va nelle scuole medie, offrendo informazioni e servizi ai ragazzi. Si fa educazione alla sessualità, e non solo.
- Un servizio di gestione conflitti familiari; per migliorare la gestione della separazione, nei confronti dei figli.
- Abbiamo gruppi di auto/mutuo aiuto, molte volte sono gruppi di persone, e di famiglie. Alcuni genitori hanno problemi coi figli adolescenti, o con gli affidi. Offriamo anche mediatori dei gruppi, per favorire l’auto-aiuto.
- Organizziamo conferenze sui bambini violenti, si parla di conflitti adolescenziali genitori – figli.
“Il desiderio è di porre le famiglie a contatto coi servizi disponibili, l’obiettivo è ridurre al massimo l’allontanamento dei minori dai genitori, al momento in cui stanno maturando l’allontanamento del figlio. Abbiamo un’antichissima tradizione di servizi sociali, è riconosciuto come uno dei primi territori ad aver strutturato dei servizi sociali. La nostra attenzione alle famiglie è sempre stata molto elevata”, ha aggiunto Gallana, precisando da sempre una particolare attenzione ai deboli.
Donne biellesi vs donne straniere
“La situazione della fertilità delle donne, e delle nascite, è in linea coi dati nazionali. Il tasso di fertilità è sceso molto, è al di sotto del tasso nazionale, siamo al di sotto dell’1%, con un’età media al parto di 32 anni. Le donne straniere che arrivano al parto hanno 28 anni, e maggiore fertilità rispetto alle italiane.”