Aldo Montano esemplare intelligenza

nella gestione di un Campione, presupposto d’Oro

 

Aldo Montano è uno degli esempi di grande sportivo e sana gestione di un atleta che, ancora a 39 primavere, è competitivo, e non si è fatto distrarre, negli ultimi 13 anni, dalle cronache rosa e dalla popolarità acquisita grazie al mezzo televisivo. Dicevamo dell’età; 39 anni il livornese e plurimedagliato atleta azzurro li ha compiuti lo scorso 18 novembre, fa parte del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, quello della Polizia Penitenziaria; e viene da una famiglia di assidui frequentatori delle pedane di Scherma. In particolare quella labronica del Circolo Fides fondato dal leggendario Beppe Nadi.

Infatti il padre Mario Aldo, il nonno, che si chiama come lui, i tre cugini del genitore, Mario Tullio, Tommaso e Carlo, sono stati convocati tutti per le Olimpiadi con la sola differenza che i primi due parenti sono stati sciabolatori, come Aldo, mentre Zio Carlo ha preferito la specialità del Fioretto. E tutti sono riusciti ad arrivare, nella sede olimpicia, almeno sul podio nelle competizioni a squadre.

I tecnici e maestri formativi di Aldo sono stati due: il primo Viktor Sidjak, 4 volte campione olimpico e avversario del padre Mario Aldo. E il Commissario Tecnico dell’Italia, il francese Bauer. Il momento più importante del percorso di un giovanissimo Aldo arriva in occasione dei XXVIII Giochi Olimpici, quelli che tornarono, dopo oltre un secolo, ad Atene, nel 2004, quando vince il torneo individuale di Sciabola e l’Argento con la Nazionale composta da Luigi Tarantino e Giampiero Pastore. Aldo non riesce nel tentativo di bissare a Pechino 2008 quando lo spagnolo Jorge Pérez lo elimina agli ottavi di finale; mentre con la squadra nazionale, sempre in compagnia di Luigi Tarantino e Giampiero Pastore, e con Diego Occhiuzzi, riesce a salire sul podio da 3° dopo aver superato nella finalina una tenace squadra russa.

Altri momenti esaltanti della strada sportivo di Aldo Montano sono l’ottobre del 2011 quando è Campione del Mondo nella Sciabola, a Catania, dove batte il tedesco Limbach per 15-13 in una gara mozzafiato. Il bronzo l’Italia lo conferma a 4 anni di distanza alle Olimpiadi di Londra, ancora con Luigi Tarantino e Diego Occhiuzzi e con Luigi Samele, in squadra, e ancora contro la Russia. Passano i compagni di azzurro ma Aldo Montano a 37 anni è sempre lì, anche a Mosca nel 2015 quando l’Italia torna a imporsi nel Campionato del Mondo a Squadre dopo soli 4 anni. A gennaio del 2016 il livornese si qualifica per la sua quarta Olimpiade ma esce agli ottavi di finale mentre a giugno 2017 l’Italia, con lui punta di diamante, conquista l’Argento negli Europei disputati in Georgia.

Il suo rapporto con i campionati del mondo raccontano, del singolo atleta Aldo Montano, di un Oro nel 2011 in Sicilia, ma anche di un Argento nel 2007 a San Pietroburgo, e di un Bronzo a L’Avana nel 2003 quando cominciava a farsi conoscere ben oltre i confini nazionali. Con l’Italia vanta a squadre l’Argento nel 2002 a Lisbona e Lipsia nel 2005, il Bronzo a San Pietroburgo nel 2007 quando è 2° individualmente. Sarà ancora 2° con la nazionale italiana ad Antalia 2009 e Parigi 2010, Bronzo a Catania nel 2011, quando conquista l’Oro nel torneo individuale, per arrivare alla chiusura di un aureo cerchio giottesco nel 2015, a Mosca.

La strepitosa bacheca di Aldo Montano non è ancora completa: oro continentale nel 2005 a Zalaegerszeg da solo, 4 ori con l’Italia, e 4 argenti, l’ultimo dei quali quest’anno a Tbilisi, in Georgia. Il fenomenale Montano ha vinto ben 6 titoli italiani individuali 3 a squadre dove è arrivato due volte 2°, e tutto questo dal 2001 ai giorni nostri. Ossia è salito 9 volte sul podio in 16 anni. Nessuno ha mai vinto tanto come lui, ed è ancora, straordinario, in attività.

Prima di essere un Senior da giovane è stato a soli 19 anni Bronzo sia a squadre che nel torneo singolo a Tenerife, Spagna, nel 1997. Una volta diventato grande e passato in Nazionale, ha vinto anche individualmente parlando, i Giochi del Mediterraneo ad Almeria, sempre in terra iberica, nel 2005.

Per la vittoria nell’Olimpiade greca del 2004 è diventato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. La sua fama è stata valorizzata e aumentata dalla trasmissione “Quelli che il Calcio” della quale sarebbe diventato ospite fisso. Poi il fidanzamento con Manuela Arcuri ne ha accresciuto la popolarità. Anche nel reality La Fattoria, siamo nel 2006, chiede e ottiene di allenarsi per un’ora al giorno in favore dell’attività praticata.

Dopo la storia personale con l’ex fotomodella, è stato legato alla showgirl Antonella Mosetti per ben 5 anni, dal 2007 al 2012. Ma proprio per la sua serietà da sportivo ha posato per i fotografi di giornali italiani ed internazionali. Nel 2009 è stato testimoniali di uno spot sulla sicurezza stradale voluto dal Ministero dei Trasporti e intitolato “Sulla buona strada”, con la regia di Massimo Coglitore. Fa parlare molto anche la sua relazione con l’atleta russa Olga Plachina, ostacolista, che diventa sua moglie, e dalla quale, il 28 febbraio scorso, ha avuto una bambina, chiamata, non a caso, Olympia.

La storia di Aldo Montano è inserita nel docufilm sportivo di Rossano Vittori Campioni livornesi, prodotto dall’Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, in collaborazione con Rai Teche, l’Istituto Luce e Mediateca Regionale Toscana. E il bello, come diceva il grande presentatore Corrado Mantoni, è che…non finisce qui.