Cinture, seggiolini e smartphone. Federica Cossu (fondazione Filippo Caracciolo, Centro studi dell’ACI) è intervenuta alla trasmissione Siamo ciò che paghiamo di Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, in merito ai romani indisciplinati.
E’ corretto definire i romani indisciplinati alla guida?
Sì, sono un po’ distratti da molti fattori di rischio. Abbiamo fattori di rischio primario e secondario. Anche questi ultimi non vano sottovalutati perché riguardano la salvaguardia della persona in caso di incidenti.
Secondo i risultati dell’indagine, il 22% dei romani guida senza cintura di sicurezza. Da quanti anni c’è l’obbligo della cintura di sicurezza?
Sono oltre 30 anni che c’è l’obbligo della cintura di sicurezza sia per il conducente che per i passeggeri anteriori. Inoltre, dal 2006, l’obbligo è esteso anche ai passeggeri posteriori. Tuttavia a Roma, l’80% dei passeggeri seduti sul sedile posteriore non indossa la cintura di sicurezza. E’ un elemento importantissimo per la tutela di tutti i passeggeri perché in caso di incidente, il movimento della persona non assicurata nel posto posteriore può ferire le persone sedute nei posti anteriori.
Nel 57% dei casi, i bambini non sono assicurati in nessun modo, né da seggiolini, né da cintura di sicurezza. Questi sono dati allarmanti.
Come avete ottenuti questi dati?
Abbiamo effettuato un’indagine sul campo, facendo dei rilevamenti diretti dei comportamenti, cercando di agire in fasce orarie tali da raccogliere i flussi di traffico maggiore in entrata e in uscita.
Qual è la situazione di sicurezza nel caso dei motociclisti?
Fortunatamente, quasi il 100% dei motociclisti che abbiamo rilevato porta il casco. Ne emerge che la percezione di sicurezza data dal casco è sicuramente maggiore rispetto a quella data dalla cintura di sicurezza. E’ passato il messaggio che, senza il casco, in caso di incidente si muore, mentre ancora viene sottovalutata la cintura di sicurezza.
Questo avviene anche perché i cittadini temono principalmente una sanzione e l’assenza del casco si nota maggiormente. Io consiglierei a tutti di andare su youtube e guardare i video dei crash test per capire cosa succede realmente durante un incidente stradale, sia agli adulti, ma anche ai bambini.
Come sensibilizzare gli automobilisti?
Bisogna ancora lavorare molto ed intervenire tramite corsi di formazione ed educazione sia sui giovani che sugli adulti ricordando l’importanza di assicurarsi con la cintura. Da noi purtroppo non si percepisce l’importanza per la propria sicurezza, mettendo la cintura anche nei posti posteriori. Questo è gravissimo perché le norme ci sono per tutelare sia gli automobilisti che gli altri utenti della strada.