Antibiotico resistenza. Il Dott. Marcello Tavio (Direttore del reparto Malattie Infettive Emergenti e degli Immunodepressi, l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Ancona; vice presidente nazionale SIMIT) è intervenuto nella trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da  Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

E’ appena terminata la settimana mondiale, dedicata agli antibiotici con una giornata europea pensata per sottolineare l’importanza della conoscenza e della consapevolezza relativa all’uso degli antibiotici.

Negli ultimi anni, si sta verificando un abuso di antibiotici?

Sì, perché vengono considerati la panacea per tutti i mali, come se potessero essere utilizzati indipendentemente dalla causa dell’infezione. Ritengo, invece, sia fondamentale rivolgersi al medico per conoscere la causa della patologia ed essere disposti ad uscire dall’ambulatorio con un antinfiammatorio, anziché un antibiotico.

La parola chiave è: uso consapevole.

I medici di base prescrivono antibiotici con troppa facilità?

Non butterei la croce solo sui medici di base, ma su tutta la classe medica che, per un certo periodo, ha utilizzato l’antibiotico per risolvere tutti i mali, senza considerare gli effetti negativi su chi li utilizza in modo poco opportuno.

Molto spesso il danno è il risultato di un’ autodiagnosi sbagliata perché il paziente si cura da solo. Poi c’è l’aspetto di chi riceve, giustamente, l’antibiotico, ma lo assume in modo scorretto.

Tutto questo non fa altro che favorire lo sviluppo dell’ antibiotico resistenza, che riguarda tutto il mondo, compreso il nostro Paese.

Emergenza antibiotico resistenza, ma in cosa consiste?

Lo sviluppo di resistenza agli antibiotici è qualcosa di assolutamente naturale che diventò evidente già con l’uso della penicillina. E’ un processo di difesa automatico del nostro organismo dall’attacco del antibiotico. Non esiste la possibilità di trovare una molecola che funzioni sempre e in tutti i casi. E’ quindi fondamentale utilizzare in modo consapevole ed appropriato per proteggere questa molecola dall’inevitabile sviluppo della resistenza.

E’ fondamentale, quindi che vada avanti anche la ricerca di nuove molecole. Nel 2050, se le cose andassero avanti in questo modo e, quindi, con questo tasso di sviluppo di resistenze, i morti per malattie infettive potrebbero superare i morti per tumore, al livello mondiale.

Esistono molecole, nell’ambito degli antibiotici, che sono prescrivibili, ma che dovrebbero essere a disposizione solo degli ospedali?

Ci sono già molecole che prevedono un utilizzo solo ospedaliero.  Si tratta di una restrizione di utilizzo per proteggere i pazienti da un uso massiccio. E’ una politica di buon uso del farmaco.

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