U. Ternana. Adesso è veramente fatta. Il passaggio di proprietà della Ternana Calcio dalla famiglia Longarini a Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, ora è ufficiale. L’ultimo atto per quel che riguarda il processo di acquisizione dell’U. Ternana è avvenuto ed è andato a buon fine, con massima soddisfazione delle parti in causa. Soddisfazione che emerge dalle parole rilasciate ai microfoni di Radio Cusano Campus dal patron Stefano Bandecchi.

Le parole del Patron

«Sono estremamente felice di aver terminato il processo di acquisizione della vecchia società sportiva Ternana Calcio e di poter oggi iniziare il vero percorso della società sportiva Unicusano Ternana o Ternana Unicusano che dir si voglia».

Il rapporto con la famiglia Longarini

«Ringrazio di cuore la famiglia Longarini per aver dimostrato una precisione unica e singolare nel mondo imprenditoriale. Vorrei anche sottolineare l’enorme affetto che la famiglia Longarini ha dimostrato per la città e per la squadra attraverso una scelta attenta e ponderata della cessione, avvenuta tramite uno degli uomini più rappresentativi dello spirito della Ternana: l’Avv. Massimo Proietti. Nonostante mi abbia rimproverato in passato di essere troppo loquace, ha avuto la lucidità e la saggezza di approfondire il valore dell’Università Niccolò Cusano permettendoci di concludere la trattativa con la famiglia Longarini».

Adesso il futuro

«Spero chel’Unicusano Ternana inizi questo nuovo ciclo nel modo giusto – continua il patron rossoverde – pur temendo molto le prossime partite che possiamo considerare due “derby”. Il primo lo è per il nostro allenatore, in passato capace di sottrarre al Foggia Calcio quattro punti, il secondo è la partita delle partite: la sfida contro il Perugia. Mi auguro di vedere al Liberati un bellissimo derby in campo e una lezione di fair play sportivo da parte della nostra magnifica tifoseria e della rispettabilissima tifoseria del Perugia. Ora mi trovo realmente e totalmente a capo delle Fere e quindi mi permetto di pronunciare con gioia il mio Forza Fere!».