E’ morto Totò Riina. Il capo della mafia siciliana ha smesso di vivere alle tre e trentasette di questa notte nel carcere di massima sicurezza di Parma. Il padrino di Corleone porta via con sé gli ultimi misteri su uno dei periodi più oscuri nella storia della Repubblica Italiana. 

E’ MORTO TOTO’ RIINA

Gli sono state fatali le ultime due operazioni a cinque giorni dal coma. E così nel corso della notte appena trascorsa è morto il Capo dei Capi di Cosa Nostra. Portandosi nella tomba i suoi segreti. Per sempre.  Aveva 87 anni. Fu tratto in arresto il 15 gennaio del 1993 al termine di una latitanza durata 24 anni. Ancora oggi veniva considerato dagli inquirenti il capo indiscusso di Cosa nostra. Nelle ultime settimane le sue condizioni di salute hanno subito un peggioramento e, dopo un doppio intervento chirurgico, i medici hanno da subito avvertito che difficilmente il boss, le cui condizioni sono da anni compromesse, avrebbe avuto modo di sopravvivere ancora a lungo.

DOVEVA SCONTARE VENTISEI ERGASTOLI

Totò Riina doveva scontare una pena cumulativa di 26 ergastoli, il primo inflittogli delitto commesso a Corleone negli anni ‘50. L’accusa più grave nei confronti del capo dei capi riguarda gli attentati costati la vita ai magistrati Falcone e Borsellino e alle rispettive scorte avvenuti entrambi nel 1992.  Riina restava imputato nel processo per la  trattativa Stato – mafia: finché la salute glielo ha permesso, ha sempre seguito le udienze del processo in videoconferenza.