Diabete, Sport e alimentazione. Il Prof. Vincenzo Toscano (Presidente dell’Associazione Medici Endocrinologi e Ordinario di Endocrinologia alla Sapienza Università di Roma) è intervenuto a “Genetica Oggi” di Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Ad oggi le persone che soffrono di diabete sono 3 mln e si stima che vi sia un altro milione che ne è affetto senza saperlo.

Diabete e prevenzione

Il problema del diabete di tipo due è dato dalla resistenza all’azione dell’insulina, al livello delle fibre muscolari, nel far entrare lo zucchero. Emergono, di conseguenza, problemi legati ad un eccesso di insulina e, in progressione, ad un esaurimento funzionale del pancreas che porta anche al diabete di tipo due e alla necessità di utilizzare l’insulina per la terapia.

Sono enormi i costi che bisogna sostenere, sia in termini di complicanze, che in termini di giornate lavorative perse, ma anche al livello di farmaci che divengono sempre più costosi. La prevenzione svolge,quindi, un ruolo fondamentale che passa attraverso il controllo del peso e dell’ alimentazione.

E’ quindi necessario assumere una minore quantità di cibo e selezionarla in maniera oculata.

Ci sono dei cibi dolci che possono migliorare la vita dei diabetici?

Bisognerebbe evitare le bevande e cibi estremamente zuccherati e integrare l’alimentazione con molte fibre (cereali, verdure). E’ fondamentale anche la selezione di frutta che si mangia, preferendo una mela ad un mandarino. Bisogna evitare di assumere fichi e uva in quantità eccessiva.

Fichi secchi, Lamponi e Pere: vanno evitati?

Non è proibito mangiarli, ma per evitare un grosso assorbimento di zuccheri, vanno aggiunti dei Corn Flakes integrali. Bassa dosare la quantità. Stessa cosa vale per i legumi.

E’ possibile praticare lo sport se si è diabetici? L’attività fisica è basilare tanto quanto l’alimentazione?

Assolutamente sì. Nel diabetico di tipo due non c’è alcun pericolo ed è fondamentale che lo pratichi, mentre nel diabetico di tipo uno l’importante è che il paziente riduca le quantità di insulina, perché attraverso l’attività fisica, consuma lo zucchero.

Si può, quindi, tranquillamente mangiare questi cibi di cui abbiamo parlato, ma è importante compensare l’assunzione di zuccheri con allenamento fisico. La passeggiata da 20 minuti al giorno, se fatta un’ora e mezza dopo il pasto, sarebbe un ottimo modo per consumare gli zuccheri. Per chi avesse difficoltà a camminare può utilizzare anche altri strumenti, come i pesi.

E’ utile l’esame della glicata, nel caso in cui la persona risulti sana?

No, in tal caso, l’emoglobina glicata non ha ragione di essere dosata perché è importante fare l’esame solo nei pazienti diabetici.

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