Giampiero Ventura dimissioni non ne vuole dare. Era chiaro già “a caldo”, quando chiunque altro avrebbe abbassato lo sguardo e le pretese mentre lui pontificava su valutazioni complesse da fare. Non c’è nulla di complesso nel capire che l’Italia fuori dai Mondiali non avveniva dal 1958 e che questo risultato fa di lui il peggior allenatore di sempre sulla panchina azzurra. Non c’è nulla da capire se non si guarda ai soldi, vero motore del calcio moderno, a cui il simpatico ex Torino non ha intenzione di rinunciare. Come nelle migliori trattative tra venditori di tappeti, così, Mister Flop dell’anno spara grosso facendo dichiarazioni sulla sua gestione della Nazionale che fanno o sorridere o accapponar la pelle, a seconda della vostra tenuta di nervi che avete. Ecco le sue mirabolanti parole e lo Status Quo di questa imbarazzante empasse sportiva.

Dobbiamo sopportare anche questo. L’Italia ottiene un risultato catastrofico che, per fortuna e merito dei precedenti commissari tecnici, non avveniva dal 1958 e Giampiero Ventura non vuol sentire parlare di dimissioni. Non ha fallito, secondo lui. Lo dice in tv e alla stampa, perché se lo dicesse in un qualsiasi bar d’Italia avrebbe in risposta una bottigliata in testa. Nella migliore delle ipotesi.

Non se va e addirittura rilancia. L’attuale (per quanto?) allenatore della panchina azzurra non ci sta ad uscire in malo modo dal mondo della Federcalcio e, così, in attesa di conoscere il responso della Figc sul prossimo commissario tecnico degli Azzurri fa una dichiarazione shock. La volete sentire? Sicuri? Peggio per voi. Eccola:

“Senza l’Italia saranno brutti Mondiali, ma purtroppo è andata, che ci posso fare? Ho chiesto scusa agli italiani, per il gioco. Lo score è uno dei migliori degli ultimi quarant’anni, ho perso due partite”.

Marcello Lippi, per favore, perdonalo perché non sa quel che dice. Di cero ha un peso lo stipendio di Ventura fino al 2020 che è previsto dal contratto. L’etica c’entra poco, è roba di cassa e di incasso. Nelle ultime ore, infatti, Ventura ha dichiarato di accontentarsi di un milione di euro. Quelli persi per la mancata partecipazione dell’Italia ai mondiali in Russia non lo riguardano. Difficile pensare ad una nuova panchina dalle nostre parti per un personaggio che, ad una pessima gestione sportiva dei nostri calciatori, ha abbinato una tracotanza irritante. Qualcuno tiri fuori questi soldi, così Ventura potrà andare molto molto lontano.

Toto nomi del nuovo CT dell’Italia

E adesso cosa succederà alla Nazionale di calcio? A dire il vero è già successo di tutto e di più e il paese legge le news, ora dopo ora, in trepidante attesa. Perché dietro a questo sport girano tanti soldi e, quindi, tanti interessi ma anche e soprattutto tanta passione. La mancata qualificazione a Russia 2018 è un vero danno finanziario per la Figc e la volontà di tutti è di voltare quanto prima pagina per tranquillizzare l’ambiente.

Chi sarà il nuovo allenatore della panchina azzurra? I nomi che circolano con insistenza sono diversi e molto distanti tra loro come modo di concepire il gioco del calcio. Il filo conduttore è che si ritorna alla volontà di affidare questo ruolo a chi ha già vinto nella sua carriera. Un tempo, gente come Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni arrivavano a Coverciano come coronamento di una carriera. Ventura, oggettivamente, non è un vincente e resta il mistero di un “premio” per un palmares vuoto come le casse di una banca dopo una rapina.

In cima alla lista c’è Carlo Ancelotti futuro Ct della Nazionale. Si è aggiudicato ogni tipo di trofeo possibile, sia in campo che in panchina, ed ha girato il mondo accumulando esperienza in campionati europei di primissimo livello. Parliamo di uno che non ha solo vinto in Italia ma anche in Spagna e Germania. Il profilo è il più indicato ma, come è giusto che sia, non è a buon mercato.

Il secondo tra i nomi della futura guida tecnica dell’Italia è Roberto Mancini. Un gradino sotto ad Ancellotti come palmares, si tratta, comunque, di uno che nel dna ha i trofei. Si è portato a casa scudetti nel nostro paese e in Inghilterra (quello col City resta storico) e in europa s’è sempre fatto rispettare.

Due candidati sono aex-equo, infine, al terzo posto della chart. Si tratta di Massimiliano Allegri e di Claudio Ranieri. Improbabili entrambi. Il primo è nel pieno della sua storia d’amore con la Juventus che, a naso, non si concluderà prima della vittoria della Champions League. Il secondo è entrato nella storia per lo scudetto col Leister ma ha molati punti in comune con Ventura, non avendo di base raccolto mai quanto seminato.

Tutti gli allenatori della nazionale di calcio d’Italia

Abbiamo stabilito che Giampiero Ventura sia, al momento, il peggior Ct dell’Italia. Cesare Prandelli tira un sospiro di sollievo perché prima quel posto era sua. Ma chi sono stati i “colleghi” di panchina?

Ecco la lista completa di tutti gli allenatori della nazionale di calcio d’Italia del secondo dopo guerra:

  • A. Foni, A. Schiavio, L. Marmo, G. Pasquale, L. Tentorio e V. Biancone;
  • G. Ferrari, V. Biancone e P. Mocchetti;
  • Giuseppe Viani;
  • Giovanni Ferrari;
  • Paolo Mazza e Giovanni Ferrari;
  • Edmondo Fabbri;
  • Helenio Herrera e Ferruccio Valcareggi;
  • Ferruccio Valcareggi;
  • Fulvio Bernardini;
  • Fulvio Bernardini e Enzo Bearzot;
  • Enzo Bearzot;
  • Azeglio Vicini;
  • Arrigo Sacchi;
  • Cesare Maldini;
  • Dino Zoff;
  • Giovanni Trapattoni;
  • Marcello Lippi;
  • Roberto Donadoni;
  • Marcello Lippi;
  • Cesare Prandelli;
  • Antonio Conte;
  • Giampiero Ventura.

La storia insegna tanto. Giampiero Ventura dimissioni non ne dà. Ai soldi non ci rinuncia. La faccia non ce la mette. I “vaffa” non se li prende. That’s Italy, gente.