AIDU (associazione italiana docenti universitari): il prossimo 17 novembre tratterà il tema “Relazionalità e Orientamento”, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, in un convegno interassociativo. L’intento è quello di rilanciare l’attenzione verso i rapporti interpersonali.
Per quali ragioni è stato scelto il tema ‘Relazionalità e Orientamento’?
“Relazionalità perché rapportarsi con gli altri è fondamentale ad ogni livello, nel rapporto docenti – studenti e non solo. Un migliore colloquio, un maggiore dialogo sono fondamentali nelle relazioni a tutti i livelli. Quanto all’orientamento si vuole stringere il focus sulla condizione di chi esce dall’università: dall’orientamento dipende la vita”, ha affermato Roberto Cipriani.
Studiare è importante per poter affrontare più situazioni
“Più si studia più possibilità si hanno. Il problema della ricerca del lavoro è un obiettivo da non abbandonare mai. Presso le università, c’è del personale specializzato che cura tutto quello che viene dopo la laurea. Queste sono tutte soluzioni alternative che coinvolgono i giovani, durante la fase post laurea, e che contribuiscono a cercare lavoro. Ci sono tante altre soluzioni, non ha senso pensare al lavoro a tempo indeterminato, è la visione globale che dovrebbe cambiare.”
AIDU è la più grande associazione di docenti universitari cattolici, sono più di 70 le Università rappresentate al suo interno.
Durante l’iniziativa del prossimo 17 novembre saranno presenti docenti (di Università, Scuole Secondarie e Primarie), rappresentanti del mondo studentesco, Istituzioni, esperti, personalità del mondo della Cultura.
Giovani, istruzione, e lavoro sono i tre ambiti di cui si discuterà durante il convegno; sono le tre macroaree che risentono maggiormente dei cambiamenti sociali in corso.
Il mondo del lavoro in continua e veloce trasformazione: si basa sempre più su inventiva, creatività, innovazione. Parole come star-up e spin-off sono concetti entrati nel linguaggio quotidiano per i giovani alla ricerca di occupazione. Le famiglie e i genitori, per questo, dovrebbero acquisire una nuova consapevolezza.
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