Giuseppe Lavenia, Presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, è intervenuto a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus sul tema adolescenti e nuove tecnologie. 

A Reggio Emilia sessanta liceali hanno messo in piedi un gioco hot che le ritrae in pose provocanti, il gioco però ad un certo punto è sfuggito di mano e le foto sono diventate di dominio pubblico. Non si tratta del primo caso, e probabilmente non sarà neppure l’ultimo, per questo abbiamo ritenuto opportuno parlarne. Ci siamo chiesti cosa dovrebbero fare i genitori, per tutelare la vita virtuale dei figli, e secondo il prof. Lavenia bisognerebbe acquisire una nuova “consapevolezza della vita online dei figli. A cena, la sera, bisognerebbe chiedere cos’è accaduto durante la giornata virtuale.”

Il tempo della condivisione

“Ci troviamo difronte ad un grande cambiamento, e noi genitori siamo in difficoltà. I figli conoscono la tecnologia meglio di noi, ma è necessario riprendersi il tempo della condivisione, e pensare ad un reset tutti insieme”, ha aggiunto Lavenia.

 

I figli imparano dagli adulti

“E’ tempo di pensare ad un galateo del mondo virtuale”, e probabilmente aiutare gli adolescenti ad annoiarsi diversamente. Sarebbe questa la motivazione per cui le giovani si sarebbero divertite a denudarsi e condividere il materiale in rete. “Bisogna saper trasformare la noia in qualcosa di creativo. Una volta la noia era alla base della creatività,” adesso amplifica il peso della solitudine e ci fa perdere la consapevolezza delle azioni. 

 

 

Il corpo, gli adolescenti, fino a non molti anni fa, tendevamo a coprirlo, a nasconderlo, mentre oggi viene mostrato senza pensarci due volte. Come mai?

Giuseppe Lavenia ha sottolineato quanto “la tecnologia ci sta cambiando”, e come sta cambiando il modo di esprimere le emozioni. La chiacchierata è stata l’occasione per tentare di responsabilizzare giovani e adulti, invitando tutti ad un grande reset.

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