Far Weinstein. L’avvocato Daniele Bocciolini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o Giustizia” condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus. Il penalista ha parlato delle presunte molestie perpetrate dal regista Fausto Brizzi ai danni di alcune attrici.

“Una denuncia davanti alla telecamere non è una denuncia”

“Assistiamo ad una nuova forma di denuncia, che non avviene in procura ma attraverso le telecamere, da persone camuffate o che ci mettono la faccia. Sono dalla parte delle donne da sempre. Quello che manca a questa campagna, però, è dire alle donne di denunciare in commissariato o in procura e non sui social. Sembra una campagna femminista che rappresenta una grandissima involuzione, perché noi avvocati combattiamo per la vera lotta contro la violenza sulle donne nei tribunali. Questo è un clamoroso autogol da parte di molte donne”, ha spiegato Daniele Bocciolini.

E’ un vero e proprio Far Weinstein e, nel frattempo, Brizzi è già stato condannato dall’opinione pubblica

“E’ un vero e proprio Far Weinstein. Assistiamo una condanna mediatica di un regista famoso. Per quel che posso sapere, non ci sono procedimenti a carico di Brizzi. C’è quindi una persona che si deve difendere in assenza di un procedimento vero e proprio. Io ho difeso Massimo Di Cataldo per maltrattamenti e venne condannato mediaticamente in breve tempo. Invece è stato prosciolto da tute la accuse. Ancora oggi, però, mi chiedono se Di Cataldo aveva o meno picchiato quella donna. Solo “Il Giornale” diede ampia notizia del proscioglimento. Prendiamo ad esempio anche Rignano Flaminio. Vennero tutti crocifissi, insegnanti, bidelli tutti mostri. Assolti anche loro perché il fatto non sussiste”, ha concluso l’avvocato.