Antonio Di Pietro a tutto tondo su Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto intervenendo nel corso di ECG con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

SULLE PAROLE DI PRODI

“Ha detto che l’Italia è al baratro? Dovremmo rimpiangerlo prima o poi. Quando facemmo l’Ulivo allora creammo una aspettativa. Purtroppo tanti uccelli del malaugurio hanno remato contro”.

SUL VOTO IN SICILIA

“Questa volta finalmente non si può dire male dei magistrati. Evidentemente tutte le prove e gli atti nei confronti di De Luca li hanno raccolti prima. Hanno aspettato l’esito delle elezioni per non farsi accusare di essere a orologeria o di aver fatto un provvedimento di tipo politico. Sui risultati, piaccia o non piaccia bisogna dire che ha vinto il centrodestra. Io avrei preferito che questo non accadesse, ma non bisogna accusare gli elettori, altrimenti si offende la gente. Bisogna prendere atto che questa è una realtà. I veri sconfitti in Sicilia sono gli astenuti”.

A PROPOSITO DEL CENTROSINISTRA

“La sconfitta del movimento cinque stelle è onorevole, quella del centrosinistra è disonorevole. Renzi ha un modo di fare politica che non piace agli elettori di quell’area di voto. Dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro, bisogna trovare una persona che dia unità”.

MESSAGGIO A DI MAIO

“Il mancato confronto con Renzi? Non ho nessuna difficoltà a dirlo, molti l’hanno accusato di vigliaccheria. Magari, se così fosse gli darei le attenuanti generiche. Il suo mi è sembrato più un gesto di supponenza e di superbia. Questo non mi è piaciuto”.

DI NUOVO SUL CENTROSINISTRA

“Come vedrei Grasso leader del centrosinistra? Bene! E’ una figura istituzionale, sempre riservato, è sempre stato un punto di riferimento, non si è candidato perché era presidente del Senato e voleva rispettare il proprio ruolo, ha affrontato criminali di ogni specie, non credo che avrebbe paura di affrontare le elezioni. Grasso è una personalità su cui nessuno avrebbe da ridire. Potrebbe essere il federatore del Nuovo Ulivo. Per questo non glielo faranno fare…”

CONSIDERAZIONI SU QUANTO ACCADUTO A OSTIA

“Anche a me è successo molte volte che sia le Iene che tanti altri mi hanno tampinato in modo inopportuno, quasi aggressivi. Ma una cosa è non essere d’accordo, un’altra è spaccare la faccia al giornalista. Molte volte i giornalisti sono inopportuni, ti vengono a rompere le scatole anche quando sei sulla tazza del cesso, a me è capitato che mi aspettassero fuori dal cesso di un centro pubblico, ma da qui a spaccare la faccia non c’azzecca proprio niente”.