Ci sono campioni che non hanno la limitazione di essere amati soltanto da chi fa il tifo per loro. Uno degli esempio assoluti è Luigi Riva, detto Gigi, lombardo di Leggiuno ma cresciuto con una meravigliosa edizione del Cagliari, che con lui vinse uno storico scudetto nel 1970, l’anno dei Mondiali del Messico, che videro l’Italia battere la Germania in semifinale ai tempi supplementari per poi perdere davanti al più grande Brasile di sempre. Due anni prima l’Italia aveva vinto il suo unico Campionato d’Europa per Nazioni, e Riva faceva parte di quella meravigliosa formazione.
Gli inizi – Comincia il percorso coi dilettanti del Laveno Mombello, tra i dilettanti, presentandosi con 30 reti nella stagione 1960-61 e ben 33 l’anno dopo. Lo prende il Legnano facendo l’esordio in Serie C contro l’Ivrea, superato per 3-0. Nel 1962 gioca 23 gare segnando 6 gol. Il Cagliari giocava in Serie B ma lo prese per la stagione 63-64 per la cifra record, per quel periodo, di 37 milioni di lire. Non si sarebbe più tolto la casacca del Cagliari, nemmeno per la Juventus, che in seguito si sarebbe scomodata per i suoi servigi pagando profumatamente. Nella serie cadetta segna 8 gol e il Cagliari giunge secondo salendo in Serie A, per la prima volta nella storia del sodalizio rosso-blu. L’anno dopo segna 9 volte contribuendo alla permanenza in categoria: il Commissario Tecnico della Nazionale, Edmondo Fabbri, lo fa esordire con la maglia azzurra il 27 giugno del 65. La stagione successiva Riva si impone all’attenzione di tutta la Serie A, con 18 gol: è capocannoniere.
Purtroppo anche i grandi campioni hanno qualche momento di pericolo, sofferenza e caduta: succede il 27 marzo 1967, durante una partita della nazionale con il Portogallo, per un duro contrasto col portiere lusitano Américo Ferreira Lopes. Stagione finita.
Riva si riprende e vince altre due volte la classifica cannonieri, nel 1968-69 e l’anno in cui, guidato da Mister Manlio Scopigno, porta il Cagliari per mano allo scudetto, unico della società sarda. E’ una squadra di grandi gregari e anche di buona qualità tecnica, e lui ne è la bandiera nonostante l’offerta della Juventus di 1 miliardo!
Secondo in Europa, con la Nazionale e di persona – In quegli anni Gigi Riva arriva 2° nella speciale graduatoria del Pallone d’Oro, dietro a Gianni Rivera per 4 voti; nel 1970 3° dietro a due leggende quali sono stati il tedesco Gerd Muller e l’inglese Bobby Moore.
Dopo lo scudetto vinto si fa male contro l’Austria per un brutto intervento del ruvido difensore Norbert Hof, che causò a Riva la rottura di tibia e perone. Il Cagliari arriverà 7° e venne eliminato agli ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Nel 1971-72, la stagione successiva, tornerà il Riva di sempre, con 21 reti segnate in quando ancora si giocavano 30 partite a campionato. Il Cagliari arriva 4° vivendo sempre ad eccelsi livelli di rendimento, tanto che Riva segnerà 12 reti e 15 reti nelle due stagioni successive. Smetterà gli scarpini nel 1977 segnando 156 reti con 289 presenze in Serie A. Il soprannome finito sulla bocca di tutti, “Rombo di tuono”, glielo diede il giornalista Gianni Brera. Era dovuto
Nel 2005 Riva ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Cagliari assegnata dal primo cittadino Emilio Floris. Prima della partita dell’Italia con la Russia il Cagliari consegna all’attaccante mancino più famoso della storia italiana la maglia numero 11 ritirandola per sempre dal proprio magazzino: gliel’ha consegnata Rocco Sabato, l’ultimo ad averla indossata.
E’ considerato ancora oggi uno dei cannonieri più forti di sempre, in Italia e nel mondo; tanto che la rivista World Soccer lo ha inserito nei primi 100 giocatori del XX Secolo, esattamente al 74° posto.
Da dirigente è stato team manager della Nazionale italiana dal 1990, anno dei Mondiali giocati nel nostro paese, fino al 2013.
Nel 2011 è entrato a far parte della lista dei veterani del Calcio italiano, venendo inserito nella apposita Hall of Fame .
Riva è il miglior marcatore della storia della Nazionale Azzurra con 35 gol in 42 partite giocate. Una cosa rilevante da ricordare: Riva detiene ancora oggi il record di reti segnate in azzurro, ben 35 gol.
Con la maglia dell’Italia è uno dei 6 giocatori ad aver segnato 4 gol nella stessa partita.
Il più prolifico realizzatore nella storia del Cagliari con 207 gol in 370 gare e di conseguenza il migliore in assoluto, per il club isolano, con 164 reti segnate in serie A.
Nel 1991 diventa Commendatore della Repubblica Italiana per meriti sportiva e grande Ufficiale nel luglio del 2000. Nel 2006 diventa Stella d’Oro del CONI al merito sportivo avendo rappresentato il ruolo di dirigente accompagnatore dell’Italia nel Mondiale vinto a Berlino.
Nel 2016 la massima riconoscenza del CONI, il Collare d’Oro al merito sportivo.
Gigi Riva ieri ha compiuto gli anni: ne ha fatti 73. Auguri a un esempio di lealtà sportiva, di grinta, coraggio, impegno, e talento.