A Radio Cusano Campus nella trasmissione di Misa Urbano, Maria Beatrice Alonsi direttrice esecutiva e Giorgia Mazzucato direttrice artistica del Teatro Stabile di Roma parlano della loro scuola di teatro e d’improvvisazione teatrale.
Scuola di Teatro innovativa
“Abbiamo aperto l’anno scorso una scuola di teatro e d’improvvisazione teatrale e l’abbiamo chiamata La SITI, che nonostante il gioco di parole con il termine inglese city, in realtà questo è un progetto che parte dal territorio e arriva direttamente al popolo. Purtroppo negli ultimi anni, noi abbiamo notato, che il teatro è diventato un qualcosa di elitario, poco comprensibile. Si tratta, infatti, di performance degli attori e non di messe in scena narrative e storiche. La prima preoccupazione del regista o di un attore deve essere quella di far capire allo spettatore il senso della trama. Per questo motivo ad oggi è necessaria una rivoluzione. La rivoluzione si può fare in tanti modi, ma la rivoluzione nel teatro come nell’arte deve essere un punto di rottura, non deve ripetere se stessa. Questo è il motivo che ci ha spinti a fondare la scuola teatrale che insegnasse agli attori a fare gli attori di mestiere, cioè non ad aspettare la chiamata o il talent show, bensì creare degli imprenditori all’interno del mondo dello spettacolo. Ciò gli permette di essere preparati sia da un punto artistico con un metodo basato sull’empatia, che formativo (la parte comunicativa, fotografica, promozionale…)”.
Teatro Smart: alla portata di tutti
“Il teatro che abbiamo creato è sicuramente alla portata del popolo: economico, legato al territorio e solidale poiché permette a tutti di parteciparvi. È un teatro stabile in quanto fa produzione e formazione, e ha una stabilità esterna e interna attraverso attività dilazionate per l’intero anno. Abbiamo rispettato tutte le caratteristiche del teatro stabile in Italia, ma si differisce dal teatro nazionale perché non ha fondi pubblici”.
Quando il teatro è passione
“Tutti gli spettacoli che produciamo sono auto-prodotti da noi, e sono cuciti sulle qualità degli attori che abbiamo a disposizione. Gli spettacoli creati sono quindi molto diversi e particolari da un’atmosfera giapponese ad un’atmosfera di un carcere, da scene potenzialmente drammatiche a spettacoli veloci e divertenti”.
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