Attentato New York. Il giorno dopo l’atto terroristico che ha causato la morte di otto persone e il ferimento di undici soggetti, non si placano le polemiche.
AZIONE PIANIFICATA DA UN ANNO
Stando a quanto rivelato dagli inquirenti l’attentatore pianificava l’azione da un anno. Ha agito “in nome dell’Isis”. L’attentato è stato preparato seguendo istruzioni trovate nel web. All’interno del suo computer sono state trovate migliaia di immagini e decine di video ispirati al califfato. Gli inquirenti parlano di un soggetto “consumato dall’odio e da un’ideologia distorta”. L’attentatore avrebbe chiesto di appendere una bandiera nera addirittura in ospedale. Ferito da un poliziotto-eroe nei momenti in cui è stato arrestato, è poi comparso in un tribunale federale di New York su una sedia a rotelle. E’ accusato di strage, aiuto materiale allo stato islamico e terrorismo. Avrebbe agito insieme ad almeno altre due persone.
“LO STATO ISLAMICO DURERA’ PER SEMPRE”
Gli inquirenti confermano che a bordo del pick-up è avvenuto il recupero di un biglietto scritto a mano, in lingua araba. Il messaggio in questione si può riassumere più o meno così: “Lo Stato Islamico durerà per sempre”. La polizia smentisce quanto scritto dal New York Times, affermando che su Saipov, l’attentatore, né l’intelligence né l’Fbi avevano mai iniziato indagini. Il vicecommissario dichiara anche che è in corso la verifica dei contatti di Saipov, “persone attualmente sotto indagine”. Nelle scorse ore, poi, l’Fbi ha riferito che c’è un’altra persona, un altro cittadino uzbeko, sospettato in relazione all’attacco e fermato.