L’avvocato Lorenzo Borrè, difensore di diversi “epurati” del M5S tra i quali Mauro Giulivi in Sicilia, è intervenuto ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per spiegare cosa sia successo sui profili facebook di Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio.
M5S; Caso Di Maio e Di Battista: “Mancano ancora altre scuse, rimangono questioni aperte”
“La competenza professionale di chi ha redatto il ricorso per le regionarie siciliane è fuorI didiscussione” hanno scritto entrambi sul noto social network, stupendo così tutti gli elettori. Perché hanno scritto questo messaggio chiaramente indirizzato a Lorenzo Borrè? “Questa è una domanda che andrebbe fatta a loro. Sono loro che hanno scritto questa cosa. L’eventualità che due persone, in due distinti momenti, facciano volontariamente la stessa dichiarazioni è improbabile”. Sono delle scuse per evitare una querela dopo che era stata definito, praticamente, un “azzeccagarbugli”? Le accetta? “ Le scuse di Di Maio e Di Battista sono ben accette – afferma Borrè – Rimangono questioni aperte con chi ha espresso analoghi giudizi e non ha neanche ritenuto di doversi scusare” ha aggiunto Borrè, riferendosi evidentemente ad altri contenuti postati sul blog di Beppe Grillo. “Ci sono stati interventi dei Tribunali di diverse parti d’Italia, in sei casi ci hanno dato ragione. Questo vuol dire che non si parla di minuzie o bizantinismi. Tutti i provvedimenti cautelari, inoltre, sono arrivati per macroscopiche violazioni del codice civile e dei regolamenti interni al Movimento. Definirmi un “azzeccagarbugli” vuol dire non aver azzeccato il problema oppure significa voler minimizzare una questione invece importante”.