elisa pardiniUna enorme ed infinita catena di solidarietà è quella che si è venuta a creare intorno ad Elisa, quasi a proteggere questa bambina di soli 3 anni affetta da una rara forma di Leucemia. Il papà, Fabio Pardini, ha raccontato la sua storia ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso del programma Genetica Oggi condotto da Andrea Lupoli. Una pagina di facebook che in poche ore ha superato diverse migliaia di “like” ed è stata condivisa centinaia  di volte da testate giornalistiche, vip e Tv. Tutti uniti per sensibilizzare sull’importanza della donazione del midollo osseo.

Sig.Pardini, raccontiamo un po’ la storia di Elisa

Mi figlia circa un anno fa ha avuto dei sintomi come grandi febbri, sanguinamenti dal naso e delle petecchie (macchie rosse ndr) sul corpo. Io e mia moglie abbiamo iniziato a farla visitare nel Friuli, nella nostra regione, per capire cosa avesse mia figlia. Mi dicevano si trattasse sempre di gastroenterite, una forte gastroenterite che sarebbe passata con antibiotici. Mia figlia però non  migliorava, allorché ci siamo accorti che le piastrine iniziavano a diminuire molto rispetto il limite minimo. Mia moglie, che è infermiera, mi diceva di far sottoporre Elisa ad una visita specialistica per le malattie del sangue ma nessuno voleva darci ascolto. Alla fine una visita specifica ha evidenziato che qualcosa non andava nel sangue. Pensare che i pediatri della mia regione mi dicevano che non c’era nulla di grave. Dalla nostra regione siamo andati in Veneto in una struttura dedicata all’ematologia, siamo rimasti un mese e mezzo dentro questa struttura e alla fine, a voce, ci hanno dato la diagnosi. Quando me l’hanno detto a voce ho iniziato ad inquietarmi perché la malattia era grave e non mi sentivo al sicuro dov’ero e ho deciso di spostarmi in una struttura a Roma da un grande luminare della Leucemia.

Elisa adesso come sta?

Posso sinceramente dire che grazie alle cure ricevute a Roma i medici sono riusciti a portare mia figlia a stare molto meglio. Elisa è arrivata in barella con le cellule tumorali che avevano invaso diversi organi. Oggi pomeriggio Elisa mangiava e scherzava e rideva perché grazie allo staff che la sta seguendo si è riusciti a far stare meglio Elisa. Una terapia sperimentale che sta dando grandi frutti ma che è un palliativo perché serve per portare Elisa al trapianto di Midollo Osseo.

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA COMPLETA AL PADRE DI ELISA