ROMEO BENETTI COMPIE 72 ANNI

 

Romeo Benetti è stato uno dei tenaci, determinati, scorbutici ma efficaci mediani, nella storia del calcio italiano ed europeo. Ha giocato con il Palermo, vincendo un torneo di Serie B alla fine degli anni ’60. Poi nel Milan, nella Juventus terminando il suo percorso agonistico con la Roma.

Iniziò a giocare in Serie D con il Bolzano, poi si cimentò con la Serie C e la categoria cadetta tra Siena, Taranto e appunto, i rosanero di Palermo. Dove arrivò dopo che un forte interessamento del Foggia venne condizionato dall’obbligo della leva militare e non se ne fece nulla. Un affarone in entrata, per il Palermo, che sborsò 50 milioni, e in uscita; infatti alla Signora del Calcio italiano costò sei volte tanto, 300 milioni. Ma li valeva tutti, per la decisione e la costanza di rendimento.

Oggi è il suo 72esimo compleanno. Il percorso con la maglia rossonera durò per ben sei stagioni. Con il club di Via Filippo Turati ha messo in bacheca due Coppe Italia, 1972 e 1973, anno in cui il Milan vinse anche la Coppa delle Coppe, anche se lui non giocò, nell’ultimo atto.

Era un Benetti deciso e ruvido, in campo, dove non faceva sconti a nessuno. Nella stessa stagione con un suo fallo impedì al bolognese Francesco Liguori di proseguire la carriera vista l’entrata sul ginocchio destro. Fu uno dei primi casi di denuncia penale nel Calcio legato a vicende giudiziarie.

Nel 71 aveva esordito in Nazionale contro il Messico diventando presto il titolare, in mezzo al campo, davanti alla difesa. Nella campagna trasferimenti del luglio 76 passò alla Juventus in cambio di Fabio Capello, che andò al Milan. Con Madama Juventus Benetti vincerà 2 volte il campionato italiano e un Coppa Uefa, quindi una Coppa Italia, nel 1979, quando il Milan si sarebbe cucito sul petto lo scudetto della Stella. Passato alla Roma la stagione successiva, con i colori giallorossi ebbe tutti i tifosi della Magica dalla sua parte per la grinta e il coraggio che di sicuro non gli hanno mai fatto difetto.

Con la maglia azzurra ha giocato sia i nefasti Campionati del Mondo in Germania Ovest nel 1974, quelli del popolare gesto di protesta di Giorgione Chinaglia indirizzato a Ferruccio Valcareggi; e quelli più fortunati, del 78, in Argentina, quando, battendo i padroni di casa e pareggiando con l’Olanda, finimmo fuori nel girone di semifinale (era una formula diversa, rispetto ai tempi successivi), e poi quarti, dietro al Brasile di Rivelinho e tale Dirceu, che avrebbe poi fatto apprezzare le sue qualità, umane e balistiche, anche in Italia. Benetti, con l’Italia, ha giocato 55 volte segnando 2 reti.

Una sua parentesi successiva al calcio giocato riguarda il percorso da allenatore. La Roma gli consegna la Primavera dopo Saul Malatrasi e lui ripaga la fiducia, in 3 anni, vincendo il Torneo di Viareggio 1983 e il Campionato Primavera nel 1984. Poi andò alla Cavese. Ma negli anni viene ricordato per non aver mai tolto la gamba, dai suoi estimatori e tifosi. Romeo Benetti, il grinta, oggi compie 72 anni. Auguri!