Tiscione: l’uomo, il calciatore, il personaggio.
Serie B, a parlare dopo la rimonta spettacolo contro lo Spezia è uno dei trascinatori dello spogliatoio dell’UniCusano Ternana, uno di quei giocatori che per un team è prezioso ben oltre le sue capacità tecniche o tattiche. Filippo Tiscione è uno dei beniamini del pubblico delle Fere e le ragioni sono sufficienti per tirar fuori un elenco: il suo cuore e la sua voglia di vincere, i valori che mette in campo, quelli che trasmette fuori dal rettangolo verde e quel senso di appartenenza alla compagine umbra che emerge ogni qual volta c’è da metterci la faccia. Tiscione ha parlato della sua felice situazione a Terni, della sua famiglia e del gruppo agli ordini di Pochesci in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sport Academy, la trasmissione di politica sportiva in onda su Radio Cusano Campus
ATTACCAMENTO ALL’UNICUSANO. “Sono davvero grato a questa società questi anni che ha cambiato la vita mia e della mia famiglia. Voglio ricambiare questa fiducia in campo, perché le devo tanto. Sto con mia moglie da 14 anni, ho due bimbi speciali. Per me esiste solo il calcio e la famiglia, faccio una vita normale e sono felice. C’è anche la scuola calcio, visto che i due bimbi stanno cominciando a dare i primi calci con l’Unicusano Ternana…”, ha esordito Tiscione parlando della sua esperienza nell’Unicusano e del suo proccio con la realtà ternana in Serie B.
UNICUSANO TERNANA, LA FORZA DEL GRUPPO. “È iniziato tutto dal ritiro di Norcia. Molti di noi sono alla prima esperienza in Serie B e abbiamo voglia di emergere. Sappiamo di poter fare bene: siamo sempre stati molto vicini, usciamo a cena con le famiglie, si è insomma creato un rapporto nato in modo spontaneo. Ci parliamo in faccia, non esiste ipocrisia: essere schietti e sinceri alla fine premia. Ognuno si sente parte del gruppo e dell’Unicusano. Io ne sono fiero lo trasmetto a tutti i miei compagni”.