Rai; Anzaldi (PD): “Ieri a Cartabianca si è fatta disinformazione sul caso banche, si è dato voce ad una sola parte che è pure di minoranza. Fazio? Ci era stato detto che il suo stipendio era giustificato da ascolti stellari, invece fa peggio di Vespa. Mazzuca parla di Rai monocolore, ma la mancanza di pluralismo è soprattutto a discapito del Pd”

Michele Anzaldi, deputato Pd e Segretario della Commissione di vigilanza Rai, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano per commentare la puntata di Cartabianca relativa al caso banche.

In merito alla puntata di Cartabianca di ieri sul caso banche, che Anzaldi ha definito ‘disservizio pubblico’

“Stiamo parlando dell’abc –ha affermato Anzaldi-. Nella puntata di ieri si discuteva di un provvedimento che era passato a grande maggioranza alla Camera con delle persone che lo criticavano ed erano di idea opposta, non c’era nessuno dell’altro punto di vista. C’è stata un’informazione decisamente di parte e di una parte che è pure di minoranza. Si è fatta disinformazione”.

Sul flop di Fabio Fazio

“Il problema sono i costi stellari –ha dichiarato Anzaldi-. La Rai applica il tetto dei 240mila euro di stipendio, invece Fazio e altri conduttori guadagnano cifre astronomiche. Ci è stato detto che i costi erano giustificati dal fatto che Fazio fa ascolti da capogiro, ha dei ritorni economici da capogiro e avrebbe portato la Rai alle stelle. Non solo gli ascolti non sono esplosi, sono rimasti quelli di sempre o addirittura diminuiti. Forse Vespa andava un po’ meglio, però sono gli ascolti soliti della rete che vengono pagati dagli italiani col canone”.

Sul pluralismo dell’informazione in Rai

“Il consigliere Rai Mazzuca mi accusa di essere esponente del partito che ha trasformato la Rai in un monocolore dell’informazione, mi sembra un’affermazione paradossale –ha affermato Anzaldi-. Io da sempre denuncio la mancanza di pluralismo, soprattutto a discapito del Pd. Durante la campagna per il referendum denunciai il fatto che Renzi era dovuto andare a La 7 a fare il faccia a faccia con Zagrebelsky perchè in Rai non c’era uno spazio per il referendum. Il pluralismo andrebbe osservato non solo dalla Rai, ma da tutti. Io oggi depositerò un esposto all’Agcom nei confronti de La 7, perché ieri dalla Gruber c’era un’intervista all’On. Meloni con dietro lo sfondo con scritto: vota Musumeci. Quella è una violazione di par condicio a meno di un mese dal voto per le regionali in Sicilia”.