IL COMPLEANNO: JOE BRYANT

 

Auguri dagli innamorati della pallacanestro americana e italiana a Joseph Washington Bryant, più comunemente JOE BRYANT. O, se preferite, padre di quel fenomeno che, come il padre, in Italia ha lasciato tanti amici. Prima di conquistare l’America in una sorta di viaggio di ritorno della famiglia Bryant. KOBE, asso assoluto dei Los Angeles Lakers.

Joe è diventato una celebrità in America ma avrà una grande parentesi a stelle e strisce, apprezzato in entrambi i due mondi. Dopo l’esperienza alla La Salle University, Bryant fu scelto al primo turno dai Golden State Warriors, e venne girato ai Philadelphia 76ERS PRIMA DELL’INIZIO DELL’ANNATA SPORTIVA. Frequentò la franchigia della Città dell’Amore Fraterno per 4 anni. Nell’80 andò ai San Diego Clippers fino all’82 poi l’ultima stagione la visse negli Houston Rockets. Ala grande, ha sempre coniugato bene i punti segnati a una discreta dose di rimbalzi presi, in difesa e in attacco. Da questo punto di vista è stato un giocatore costante. Tanto che venne in Europa dall’84 al 91 giocando con la Sebastiani Rieti assieme a Dan Gay, che poi sarebbe andato a Cantù. Alla corte sabina lo volle il Professor Nico Messina, uno dei Maestri moderni della Pallacanestro Italiana.

Dopo le 5 esperienze nella A2 nel nostro paese, passò alla Viola di Reggio Calabria, e in una partita del 1987 segnò ben 69 punti, vicinissimo al record di Sandro Riminucci, che anni prima ne aveva messi a referto 77!

Nel suo itinerare in Italia passò due anni a Pistoia e due, in Serie A1, alla Pallacanestro Reggiana. Per due volte, da noi, ha vinto il premio quale MVP, il Miglior Giocatore, dell’All-Star Game, la Partita delle Stelle, sana e gioiosa festa importata dalla pallacanestro d’Oltreoceano.

Dopo il ritiro dall’attività agonistica nel 2008-2009 allenerà i Tokyo Apache, in una nuova esperienza assoluta. Avrebbe volentieri fatto da capo allenatore in quella Rieti che mai ne ha dimenticato le qualità, umane e tecniche, ma la società trasferì il titolo a Napoli preferendogli come guida tecnica il casertana Francesco Franco Marcelletti, un tempo Allenatore in 2° di tale Boscia Tanjevic.

In Italia ha avuto una delle gioie più belle, per un uomo: la nascita del figlio Koby, che ha lasciato da noi tantissimi amici. E non è infrequente che tornino entrambi nel nostro paese. Naturalmente sarebbe stato stupendo, vedere Koby con la maglia dell’Italia. Un sogno che resterà inespresso. Infatti si è ritirato dall’attività agonistica, il rampollo di famiglia, dopo aver vinto, e tanto, coi Lakers: 5 titoli NBA in 11 anni, e, 2 ori olimpici, a Pechino e Londra.

Ma oggi noi appassionati del Basket, alziamo i calici per Joe Bryant.