Giuseppe Vinella, presidente di Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), è intervenuto sui trasporti scolastici a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus, delineando una situazione piuttosto preoccupante da un punto di vista degli investimenti. “In Italia si tende a preferire i mezzi di trasporto più economici e non quelli più sicuri”, ha dichiarato Vinella.
I genitori si affidano ai “dirigenti scolastici nella scelta dei bus per le gite scolastiche. Con la spending review si guarda ad offerte al ribasso, e si continua a scegliere mezzi che non garantiscono un trasporto sicuro. Stiamo portando avanti una campagna che vuole sensibilizzare ad una spesa consapevole, da parte dei genitori, e degli adulti in generale, e che vuole ricordare quanto è importante scegliere mezzi di trasporto moderni, e quindi più sicuri”, ha aggiunto Giuseppe Vinella.
Molto è cambiato, le tecnologie esistenti hanno modernizzato anche il mondo dei trasporti, rendendo i mezzi più efficienti, veloci, e sicuri. “Gli autobus nuovi, ad esempio, hanno caratteristiche che corrispondono a certi standard. Bisogna mettere i figli nelle condizioni di viaggiare sicuri, cosìcché anche i genitori possano stare tranquilli.”
Quanto investe il Governo per migliorare le condizioni legate alla mobilità?
“Le attuali risorse sono limitate. Per garantire un trasporto pubblico locale più efficiente bisognerebbe pensare a nuovi investimenti. Il trasporto e la mobilità sono garantiti dalla nostra Carta Costituzionale. Le normative si adeguano ai tempi, agli usi, e ai costumi della popolazione”, ha detto il presidente Anav.
Giuseppe Vinella ha voluto dunque ricordare che la situazione sui trasporti scolastici è sottosviluppata. Sarebbero necessari nuovi investimenti e altre norme per poter arrivare a certi risultati. Rispetto alle risorse attualmente esistenti la funzione dei dirigenti scolastici, nell’indirizzare i genitori nella scelta dei mezzi per le gite, è centrale. Il cambiamento potrebbe partire da loro. Bisognerebbe, inoltre, smettere di pensare ai trasporti come ad un “fatto dovuto, hanno perso importanza per questo. Noi come associazione col Ministero degli Interni abbiamo voluto mettere al primo posto il trasporto in quanto tale. Vogliamo permettere alla gente di raggiungere il posto di lavoro, e ai figli di arrivare a scuola, in sicurezza e a bordo di mezzi confortevoli.”