Silvio Berlusconi è stato condannato dal tribunale civile di Brescia a pagare 50.000 euro per aver diffamato Alfredo Robledo, un pm del processo Mills. In questo processo il leader di FI era imputato per corruzione in atti giudiziari, accusa dalla quale fu prosciolto per prescrizione.

Nel 2006, Berlusconi in una conferenza stampa e poi in un’intervista radiofonica, accusò i pm del processo Mills di essersi rifiutati “di fare la giusta rogatoria” alle Bahamas che, a suo dire, li avrebbe sbugiardati e li definì “magistrati indegni che con i soldi degli italiani tramano contro il premier nel pieno della campagna elettorale.

Lo scrive il Corriere della Sera, aggiungendo che la condanna, di cui dà conto il Corsera, a pagare 50.000 euro al pm Alfredo Robledo risale a luglio.

Silvio Berlusconi condannato a pagare 50.000 euro

Secondo la giudice Laura Frata  il Cavaliere accusò i due pm di aver omesso appositamente di chiedere una rogatoria alle Bahamas perché questa li avrebbe sbugiardati e avrebbe provato la sua innocenza. Insomma, la “diffamazione” per la quale è stato condannato Berlusconi sta tutta nell’ aver chiesto, sebbene con toni duri, uno strumento difensivo che non gli è stato concesso

 

Ecco la frase in questione: “Mente senza dubbio la Procura… non c’è possibilità di errore, è la Procura che ha rifiutato di fare la giusta rogatoria quando i miei avvocati l’hanno insistentemente chiesta (…). Magistrati indegni che con i soldi degli italiani tramano contro il premier nel pieno della campagna elettorale”. Ciò di cui, però Berlusconi non era a conoscenza, però, era che quella rogatoria era stata chiesta, il 18 aprile 2005 e in altre due occasioni, senza che Bahamas rispondesse mai. Per la giudice quindi: “difetta, pertanto il presupposto per il legittimo esercizio del diritto di critica“. Dei due magistrati in questione, uno, Fabio De Pasquale, non fece denuncia. Alfredo Robledo, al contrario, una volta che non seguì più il dibattito gli fece causa.

E ora, oltre al danno la beffa, Berlusconi è stato condannato a risarcirgli la cifra di 50mila euro.