Test medicina. Un aumento del 75% di irregolarità denunciate rispetto al 2016 da parte degli studenti che quest’anno hanno sostenuto il test medicina negli atenei di tutta Italia. Da Milano a Cagliari, nessuna sede d’esame sembra essere esente dalle rivendicazioni degli aspiranti camici bianchi che, a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione della graduatoria nazionale, avvenuta lo scorso 3 ottobre, già sono sul piede di guerra e annunciano una valanga di ricorsi. Da settimane, ormai, Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi vuole diventarlo, riceve centinaia di segnalazioni da parte degli studenti attraverso il portale web www.numerochiuso.info, un vero e proprio sportello virtuale per avere informazioni su come tutelarsi riguardo possibili scorrettezze durante l’esame.

Le istituzioni non sono comunque rimaste sorde davanti alle grida di protesta dei candidati: il senatore Questore UDC Antonio De Poli ha presentato un’apposita interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Istruzione. «È necessaria l’introduzione di un sistema selettivo maggiormente equilibrato» sostiene De Poli, che propone l’emanazione di un provvedimento finalizzato all’allargamento della platea degli studenti che si potranno iscrivere ai corsi di laurea ad accesso programmato, quantomeno per coloro i quali, inevitabilmente, si rivolgeranno ai Tar di tutta Italia. L’interrogazione ha già raccolto il sostegno di altri 11 senatori rappresentanti dei diversi partiti politici.

«Non è più pensabile affrontare ogni anno la stessa situazione, con una serie di irregolarità, più o meno evidenti, che spingono gli aspiranti studenti di medicina a passare per i tribunali per vedersi riconoscere quello che dovrebbe essere un diritto: sostenere una prova selettiva che non presenti anomalie, migliorare le condizioni d’esame per i giovani candidati e magari trovare una soluzione normativa che possa sanare l’annosa questione delle irregolarità e al contempo arginare la carenza di operatori sanitari che si prospetta nel prossimo futuro». È quanto dichiara l’Avv. Sara Saurini, contattata da Radio Cusano Campus per fare chiarezza sulla questione.

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