A Napoli l’homeschooling fa tendenza, anzi, “più che tendenza è una vera e propria scelta di vita. All’educazione parentale ci tengo molto. A Nord e in Europa scegliere l’homeschooling è consuetudine nelle famiglie”, ha affermato Marina, mamma napoletana e home teacher, a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.
A differenza di quello che si può immaginare sull’homeschooling, evitare di mandare i figli a scuola tradizionale significa dar loro l’opportunità di conoscere prima e meglio il mondo. Marina, infatti, ha scelto l’homeschooling perché non aveva bisogno di tenere il figlio in casa chiuso, ma piuttosto ha voluto dare l’opportunità al piccolo di crescere fuori casa. “L’educazione parentale inizia tra le quattro mura, ma io e mio figlio stiamo sempre in giro per imparare e socializzare col mondo. Al momento siamo in un campo di fieno, sta imparando a cucinare. Quindi facciamo tutto tranne che stare a casa.”
Una mamma insegnante può aiutare i bambini ad apprendere?
“Sono consapevole di essere mamma, trasmetto in lui l’educazione del genitore. Mio figlio ha quasi 21 mesi, cerco di svolgere le attività idonee alla sua età. Ci siamo organizzati col gruppo di homeschooling per creare lezioni insieme. Per imparare la storia, ad esempio, abbiamo contattato degli esperti del settore che attraverso degli scavi archeologici o in maniera simpatica, a misura di bimbo, riescono ad approcciare a questa bella materia in maniera diversa”, ha aggiunto Marina.
A Napoli l’homeschooling è realtà non per proteggere i figli, o perché i genitori hanno accumulato esperienza negative pregresse, ma per rispondere ad un sistema scolastico insufficiente in tutto. Alle famiglie non piacciono i tempi, e l’organizzazione del lavoro della scuola tradizionale. Non solo, alcune mamme hanno riscontrato problematiche sin dai primi anni di vita del proprio bambino. Marina ha raccontato: “Ho girato molti nidi, nessuno di questi soddisfaceva il modo in cui ho cresciuto mio figlio. Il mio bambino è cresciuto col babywearing. Tutti gli asili mi hanno chiesto di portare il passeggino, e non la consideravo una cosa corretta. I bambini devono imparare a dormire da soli. Questo distacco brutale che proponevano loro non mi piaceva. Ho dovuto trovare per forza un’alternativa. Seguo molto la pedagogia Steineriana e Montessoriana.”
A Napoli tante mamme hanno scelto di fare scuola in casa, Stefania ha detto di voler evitare di delegare tutto a terze persone, dicendo: “Siamo abituati a delegare il parto al ginecologo, l’educazione alla scuola, non è naturale. E’ naturale che il bambino impari dai propri genitori. Sono i genitori i primi educatori. Non si può pensare di intraprendere questa strada come alternativa alla scuola in maniera superficiale. I genitori sono responsabili della cultura dei figli.”
Come entrare in comunicazione con loro?
Le famiglie napoletano ci tengono a stare in rete con mamme e papà che decideranno di fare lo stesso, segue il link Facebook utile per entrare in comunicazione con loro https://www.facebook.com/groups/232308957293264/permalink/234089090448584/