Ancora una volta si verifica un’aggressione ai danni di un’autista in servizio su una corriera della Mom (Mobilità di Marca). Un uomo ha cercato di aggredirla perché lei era partita in orario, lasciandolo a piedi. Ha raggiunto di corsa la fermata successiva ed ha estratto l’arma per colpire la conducente. La donna è viva solo grazie ad una bomboletta spray al peperoncino. 

 

La vicenda dell’autista 61enne che si è salvata grazie ad uno spray al peperoncino

A rimanere vittima di un’aggressione, questa volta, è stata una conducente di 61 anni. La donna è una dipendente della Dover di Bari che effettua alcune linee in subaffidamento per la Mom. La vicenda è accaduta lungo la tratta Portogruaro-Motta di Livenza, dal momento in cui il mezzo è partito dalla fermata di Portogruaro. Il motivo sembra fosse che la donna era partita dall’autostazione, senza farlo salire. Di sicuro non era una cattiveria; l’autista è partita semplicemente rispettando il suo orario, mentre il passeggero, poi aggressore, si è attardato a prendere il mezzo.

 

L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe minacciato ed insultato in modo pesante la vittima, urlandole  più volte: «Ti sventro». Poi ha provato a a colpire la donna con un coltello mentre questa era alla guida dell’autobus. Solo grazie alla prontezza di riflessi della donna, la vittima si è riuscita a difendere grazie all’aiuto di uno spray al peperoncino.

All’ arrivo delle forze dell’ordine la donna, a causa dello shock subito, è stata soccorsa e ricoverata immediatamente al Pronto soccorso di Portogruaro.

Le parole del Segretrario Fit-Cisl Belluno Treviso

Ilario Potito, Segretrario Fit-Cisl Belluno Treviso ha spiegato come le zone confinanti con la provincia di Treviso «stanno subendo una preoccupante e continua intensificazione degli episodi di violenza. A farne le spese, oltre alla comunità, sono molto spesso coloro i quali per lavoro trasportano queste persone, a prescindere che si tratti di treno o autobus». Negli ultimi anni alcune aziende di trasporto si affidano, infatti, a vigilantes per garantire agli utenti la sicurezza a bordo dei  mezzi. Il segretario aggiunge: «Se le istituzioni non effettueranno un repentino cambio di rotta, potremmo prima o poi ritrovarci a commentare fatti ancora più tragici. Abbiamo molte proposte per migliorare queste situazioni, ma la sicurezza costa e la società deve accollarsi questo onere».