Antonio Di Pietro contro il rosatellum. Ecco cosa pensa l’ex magistrato di quella che sarà molto probabilmente la prossima legge elettorale. Se ne è parlato su Radio Cusano Campus nel corso di ECG con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

ANTONIO DI PIETRO BOCCIA SENZA APPELLO IL ROSATELLUM

“Spero che ci possa essere da parte di tutti un atto di responsabilità. Io faccio parte del comitato referendario anti-italicum. Faccio parte adesso del comitato promotore per organizzare già il ricorso alla corte costituzionale contro questo rosatellum. Lo ritengo un provvedimento anticostituzionale, antidemocratico, per cui è necessario che i cittadini siano informati ancora una volta che con questa legge elettorale vengono espropriati del loro diritto costituzionale di scegliere chi mandare in Parlamento”.

IL ROSATELLUM DEVE ESSERE FERMATO

“Questa cosa deve essere fermata, se non si può in Parlamento attraverso un ulteriore referendum per il quale ci stiamo già applicando. Stiamo raccogliendo le firme contro il rosatellum, firmate i documenti che trovate in rete che si oppongono a questa legge elettorale incostituzionale e antidemocratica, che umilia il cittadino elettore. Il rosatellum va contrastato in tutte le forme democratiche, raccolta di firme, referendum, manifestazioni. Io sono un componente del comitato che si occuperà del referendum. Che democrazia è se il popolo non sceglie chi mandare in Parlamento?”.

SUI REFERENDUM IN LOMBARDIA E VENETO

“Io sono in una situazione particolare. Sono italiano però vivo in Lombardia, permettetemi la battuta. Io devo andare a votare. Andrò a votare. Con questo voglio dire che quando c’è un referendum legittimo non è giusto invitare a non andare a votare per far scendere il quorum. Per prima cosa invito ad andare a votare. Non si deve vincere un’elezione giocando sul quorum e sull’affluenza. Se non sei d’accordo vai a votare e voti no. Io andrò a votare e voterò no perché io sono dell’idea che tutte le regioni debbano avere autonomia allo stesso modo”.

Clicca qui per ascoltare l’audio integrale