Matteo Salvini su Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto il leader della Lega a Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG.
“NESSUNA SFIDA TRA MATTEO SALVINI E SILVIO BERLUSCONI”
“Non c’è una sfida tra di noi. L’unica sfida che ho lanciato ormai da tempo è a Renzi, cui da anni chiedo un confronto pubblico, mentre lui scappa. All’interno del centrodestra non ci sono sfide, ci deve essere un accordo su un programma comune e poi una competizione interna su chi prende un voto in più, per esprimere il presidente del consiglio. Ma la sfida è ai Renzi, ai Di Maio, agli Alfano, alle Boldrini. Non nel centrodestra”.
“BARCELLONA? ECCO COSA PENSO…”
“Mi dicono che sono estremista, populista, xenofobo e pericoloso e poi l’Europa bella e democratica del Partito Popolare manda la polizia a manganellare gli anziani a Barcellona. C’è qualcosa che non funziona. Io non sto con i violenti. Se qualcuno reprime con la violenza, con i proiettili di gomma, con i manganelli una libertà di scelta io non sto da quella parte. Poi col governo catalano si può essere o meno d’accordo. In Italia abbiamo fatto una scelta diversa. Più lunga, più faticosa, più rispettosa delle regole. Detto questo la cosa più assurda e idiota da fare è reprimere un referendum nel sangue”.
“QUALCUNO CHIEDA SCUSA”
Voglio vedere se qui a Strasburgo qualcuno avrà la dignità tra oggi e domani di chiedere scusa per delle scene che hanno fatto il giro del mondo e che mi hanno vergognare di far parte di questo parlamento europeo e di questa comunità violenta. L’unione europea dei belli, dei democratici, dei popolari, pronta a tirare le orecchie a tutti, ora tace davanti a 700 feriti. 700 feriti nemmeno nelle repressioni sovietiche li abbiamo mai visti. Il silenzio dei vertici europei su quanto fatto dal governo spagnolo è imbarazzante”.
SUI SINDACATI
“Che negli ultimi anni siano stati uno dei principali problemi dei lavoratori italiani è lì da vedere. Che il sistema sindacale, ma anche il sistema delle cooperative, vada completamente controllato, verificato e rivisto è fuori discussione”.
SULLE ARMI
“Una delle nostre priorità sarà una legge seria sulla legittima difesa. Non sogno sessanta milioni di pistoleri in Italia, ma chi è in grado di poterlo fare, ha la testa e la fedina penale per poterlo fare deve potersi difendere in caso di aggressione”.
SUI FONDI BLOCCATI ALLA LEGA
“Ci hanno sequestrato tutti i contributi che i cittadini ci hanno dato. E’ una vergogna. La procura di Genova ha dichiarato guerra alla Lega e alla democrazia. In Spagna usano i manganelli per cercare di bloccare le persone, qui usano le sentenze. Abbiamo le tasche completamente vuote, ma abbiamo idee e andiamo avanti. Questa è una sentenza alla spagnola. Il dissenso si può reprimere o con i manganelli e i proiettili di gomma o con le sentenze della magistratura”.
SUL MILAN
“Abbiamo fatto tre sconfitte clamorose, saranno contenti i tifosi di Lazio e Milan. Per il momento siamo una squadra imbarazzante. Ancellotti? Prende 12 milioni di euro netti l’anno, non penso che la nuova proprietà abbia altre decine di milioni di euro da spendere per cambiare la panchina. Non mi piace come Montella sta facendo giocare il Milan, non c’è gioco, non c’è un’idea di squadra. Mi fido di Fassone e quindi lascio a lui le scelte. Da troppo tempo non abbiamo un’idea di gioco. Puoi perdere con la Roma, puoi perdere con la Lazio, puoi perdere con la Sampdoria, ma giocando a pallone e tirando in porta. Quello che manca al Milan non sono le vittorie, è un’idea di gioco. E’ come l’Italia di Renzi che va avanti a bonus. Se non c’è un’idea complessiva una squadra o un Paese non vanno lontano”.