Simone Di Stefano stupito da Enrico Mentana. Ecco cosa ha detto il vicepresidente di CasaPound sull’incontro avuto con il direttore del Tg di La7. Il leader di CasaPound è intervenuto su Radio Cusano Campus. Raggiunto al telefono da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
SIMONE DI STEFANO SULL’INCONTRO TRA CASAPOUND E MENTANA
“Mentana è poco camerata però è stato bravo a venire a CasaPound per dare una lezione a tutti gli idioti dell’antifascismo militante che hanno fatto una figura barbina andandogli addirittura a mettere uno striscione di accuse dove lavora. Io ero un po’ arrugginito, non dico emozionato, ma alla fine dopo tanti anni questi personaggi che ti voltano sempre la faccia dall’altra parte arrivi quasi a disprezzarli, perché non accettano mai di parlarti. Quello di Mentana è stato un gesto di grandezza professionale, non mi aspettavo che accettasse questo confronto e ne siamo rimasti davvero contenti”.
QUELLO CON MENTANA E’ STATO PER CASAPOUND IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE DI DIBATTITI
“Il prossimo obiettivo? Domani avremo il ‘camerata’ Formigli. Sarà una serata complicata, Formigli è un avversario politico ancor più di Mentana, perché è più schierato. Forgmili ha una sua visione e ci tiene a ribadirla, sarà una sfida divertente, noi la mettiamo come se ci dovessimo menare su un ring, ma in fin dei conti si tratta soltanto di un dibattito, chi viene a guardarlo non deve aspettarsi che a un certo punto io mi alzi e trascini l’invitato a un incontro di boxe messicana. Lo annuncio, verrà anche Paragone, stiamo chiamando tutti i volti noti del giornalismo italiano. Ci piacerebbe avere anche Marco Travaglio, può venire anche Vladimir Luxuria e ci piacerebbe molto avere Fiano, per parlare della sua fantastica legge per vietare le pantofole con l’immagine del Duce”.
“PRONTI AD OSPITARE PERSINO PARENZO”
“Faremo venire anche Parenzo. Può venire anche Parenzo, ma con lui facciamo un incontro proprio alla Fight Club. Ovviamente scherzo. Visto che negli ultimi dieci anni non ci hanno mai invitato nei loro salotti in tv, li invitiamo noi nel nostro palazzo occupato, così si rendono conto che non siamo un covo di disadattati”.