Pedofilia. Don Ruggero Conti, l’ex parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima a Selva Candida, è evaso da una clinica alle Porte di Roma, dove si trovava ai domiciliari, a bordo di un taxi. L’uomo era stato condannato nel 2008 ad una pena di 14 anni e due mesi per aver abusato di 7 bambini.

La vicenda dell’ex parroco accusato di pedofilia

Don Ruggero stava organizzando il viaggio per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, a Sydney quando il 30 giugno 2008 fu arrestato. I reati per cui è stato condannato vanno dagli atti sessuali con minori, violenza sessuale fino, addirittura, all’ induzione alla prostituzione minorile. Dopo l’arresto, dalle indagini emersero altri casi di abusi avvenuti negli anni Ottanta. Si tratta di episodi prescritti, ma alcune delle vittime hanno comunque scelto di testimoniare in aula.

L’uomo soggiogava psicologicamente  i minori scegliendo i più fragili e timidi, così da costringerli a subire violenza e poi mantenere il segreto a riparo dei genitori che l’avrebbero certamente denunciato. Il parroco ha sempre respinto ogni accusa, facendosi forza con il sostegno di decine di fedeli che hanno continuato a sostenerlo e a stimarlo.

L’uomo è stato condannato nel 2013 in appello a 14 anni e 2 mesi di reclusione. Poi, nel marzo 2015 la Cassazione confermò la sentenza. L’ex parroco era ai domiciliari a caausa di motivi legati al suo stato di salute.

La fuga a bordo di un taxi

La fuga di Don Ruggero si è verificata lo scorso 26 settembre, quando i responsabili della struttura sanitaria in cui era ospite hanno avvisato i carabinieri segnalando la fuga dell’ex prelato, a quanto sembra, a bordo di un taxi preso poco distante da dove era ricoverato.

Sulla vicenda indagano i carabinieri di Genzano e di Velletri, che hanno avviato le ricerche. L’uomo è ora ricercato dalle forze dell’ordine.