Maurizio Acerbo, Segretario di Rifondazione Comunista, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano smentendo il coinvolgimento di esponenti del suo partito nell’inchiesta Mafia Capitale.
Docufiction su Mafia capitale, Acerbo: “Surreale tirare in ballo il nostro partito”
Rifondazione Comunista viene citata durante la docufiction Rai “I mille giorni di Mafia Capitale” nel giro di corruzione di Buzzi e Carminati. “Hanno più volte tirato in ballo Rifondazione Comunista senza averci mai contattato, nonostante al termine della docufiction ci sia stato un dibattito -ha affermato Acerbo- per quelle cose che dice Buzzi, il mio predecessore Paolo Ferrero ha già presentato una denuncia alla Procura per diffamazione nei nostri confronti. Nei titoli di coda hanno scritto che avevamo annunciato denuncia, se ci avessero contattato gli avremmo detto che la denuncia non l’abbiamo solo annunciata ma anche presentata. A chi ha visto la trasmissione è rimasta in testa l’idea che Rifondazione fosse nel giro. Buzzi sicuramente è entrato in rapporti con settori che sono usciti da Rifondazione, hanno partecipato a Sel e ora sono in area di centrosinistra, ma gli esponenti di Rifondazione Comunista non sono assolutamente toccati dall’inchiesta. Nel corso della trasmissione è stato citato un episodio specifico ad un ex esponente di Rifondazione che in quel momento non aveva più a che fare con Rifondazione, ma con la nascente Sinistra Italiana. Se la Sciarelli ci avesse contattato le avremmo detto che avrebbe dovuto testare altri indirizzi, noi non c’entriamo assolutamente niente. E’ surreale che uno dei partiti più citati in quella trasmissione sia stato Rifondazione, che da anni è ormai oscurato dai media. Se si decide di coinvolgerci e citarci per due ore, almeno si abbia il buon gusto di dire le cose come stanno”.