Omicidio Cancelliere. Livio Cancelliere, giudice, avvocato e fratello di Stefania Cancellieri, è intervenuto ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per parlare del processo a Roberto Colombo, il dottore che sta scontando 17 anni di carcere per l’omicidio della Cancellieri il 27 giugno del 2012.
Omicidio Cancelliere, la donna massacrata con 80 colpi di martello
“Lei aveva sporto denunce per stalking contro il compagno Roberto Colombo. Dopo la condanna a 17 anni, è riuscito ad essere trattenuto ai domiciliari presso delle strutture ospedaliere. Una di queste era una struttura presso la quale aveva svolto la funzione di primario. E’ stato quindi trasferito fino a quando è stato colto in possesso di diversi telefoni cellulari. Dunque il trasferimento nel carcere di Bergamo e poi ancora presso un’altra struttura ospedaliera. Ora si trova al carcere di Bollate che tra l’altro è un carcere “virtuoso”, a cui tutti ambiscono.”
“La sintesi è che i primi tre anni di pena li ha scontati da privilegiato ed ora in una struttura all’avanguardia dove si possono svolgere attività di varia natura come corsi di equitazione”.
Colombo si avvalse del rito abbreviato: “Lui sta scontando una condanna di 17 anni che non valgono solo per l’omicidio: è la somma delle aggravanti per la condanna di falso e di stalking.
Il rito abbreviato concede la riduzione di un terzo della pena ma bisogna chiedersi se sia giusto concedere un premio del genere a chi commette un delitto così efferato. Da un reato che prevede l’ergastolo non si può passare ad una condanna di trent’anni e il caso specifico grida vendetta perché il calcolo fatto dal pubblico ministero era per l’appunto sui trent’anni, arrivati poi a venti. Considerando poi tutti i permessi il rischio è che il condannato possa essere presto rimesso in libertà. Da tecnico e da uomo di società civile penso che questo non debba accadere”.
Quando era ai domiciliari, Colombo realizzò un video su youtube per discolparsi da quanto accaduto
“Il Dott. Colombo, contrariamente a quanto prevede la legge, è riuscito a comunicare con terzi, non so in che modo sia riuscito ad entrare in possesso dei telefoni cellulari ed in che modo, tramite ausilio di terzi, sia riuscito a caricare il video su You Tube. Ha violato la legge e per questo non è stato punito e né sottoposto a procedimento penale.”
“Colombo avrebbe potuto addurre le sue ragioni, anziché su un video, presentandosi in sede dibattimentale.”
“Non aveva necessità di difendersi in tale maniera e senza contraddittorio. In questo filmato solo gli ultimi dieci secondi sono dedicati alla memoria di mia sorella, infangata non solo in questa occasione ma anche in altre: tutto ciò la dice lunga sul suo reale ravvedimento.Tra l’altro, ancora oggi il Colombo è imputato dinanzi al tribunale di Parma perché non versa l’assegno di mantenimento per i due figli avuti con mia sorella e con i quali è entrato in causa per diverse proprietà”.
Ancora una volta le denunce delle donne sono state ignorate
“Mia sorella aveva presentato diverse denunce ma il Tribunale di Milano ha ritenuto che gli elementi non fossero sufficienti per applicare delle misure nei confronti del Colombo. Mia sorella non solo aveva redatto un testamento prima ancora di morire e nonostante godesse di ottima salute, ma le sue volontà si aprivano con la dicitura “In caso di mia morte prematura” e tanta era la paura che spesso ripeteva a nostra madre: “Tu crescerai i nostri figli” conclude così Livio Cancelliere sull’ Omicidio Cancelliere.