Incontenibile Sergio Pirozzi. Il sindaco di Amatrice torna sulla questione SMS e a Radio Cusano Campus va giù pesante. Ecco cosa ha detto al telefono con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
SERGIO PIROZZI E GLI SMS SOLIDALI
“Ho detto che c’è stata una scelta scellerata nella gestione dei fondi e che ad Amatrice non è arrivato nulla. Sono state fatte altre scelte, sono stati nominati dei saggi, dei garanti, che hanno fatto altre scelte, inserendo anche dei comuni del Lazio che non rientrano nel cratere. E’ stata tradita la volontà degli italiani. Chi ha donato quei soldi, sicuramente aveva la volontà di aiutare anche Amatrice. Con la gestione di questi fondi si è tradita la volontà popolare. Non perché io li volessi, io attorno a me ho tutta la solidarietà del mondo. E’ una questione di giustizia, oggi nessuno rispetta più la volontà popolare. Qualcuno ha cercato di strumentalizzare le mie parole, che avevano un concetto molto più alto. La volontà non si tradisce. Chi decide, in questo Paese, è scollegato da quelli che sono i voleri della gente comune”.
“DICO CIO’ CHE PENSO PERCHE’ NON HO PADRONI”
“Io ringrazio Dio perché sono un uomo libero. Oggi scriverò una nota alla neo-commissaria. Sulla famosa zona urbana franca è uscita la modifica dell’articolo 10 in cui si parla di ‘fino ad esaurimento fondi’. Deve essere inserita una clausola che dica che nel caso in cui c’è l’esaurimento dei fondi vengano salvaguardati quei comuni che hanno le zone rosse. E torniamo al discorso dell’ampliamento a dismisura del cratere. Queste sono battaglie che non faccio solo per Amatrice. Io sono un uomo libero, quando il Governo ha fatto le cose giuste lo dico, quando sbaglia lo devo sottolineare, perché non ho padroni”.
“ORA SARO’ NEMICO PUBBLICO NUMERO 1”
“Da ieri sono diventato il nemico numero uno e mi aspetto tanti sgambetti. Ma io sono un uomo libero e nessuno mi può negare di avere il diritto di dire ciò che penso con chiarezza. Questo è un Paese che si deve riappropriare della forza delle parole. Non si tradisce mai la volontà popolare. Quando delle persone mi dicono che se non ci sono arrivati i soldi degli SMS non verseranno più niente, questo mette in crisi tutto il sistema della solidarietà. Io dico e porto l’esempio: Collevecchio è un Comune che non sta neanche nel cratere. E’ giusto che loro abbiano la scuola, ma le scuole le devono fare con i fondi d’aiuto per i terremotati o con l’edilizia scolastica? Devono cambiare passo, la volontà popolare va rispettata”.
“NON ANDRO’ COL PIATTINO AD ELEMOSINARE AIUTI”
“Il sindaco di Arquata si è dovuto raccomandare perché era stato escluso, è dovuto andare col piattino, ma che gente è questa? Io col piattino non ci vado. Per fare le scuole e le piste ciclabili, i cittadini già pagano le tasse. I soldi degli SMS servono a un’altra cosa. Il padre deve fare il padre, lo Stato è lo Stato, i cittadini sono i cittadini. Io ho i ponti che non esistono più. E’ facile dire che Amatrice è coperta, ma che significa? Oggi il fuoco nemico non mi darà pace, perché io sono un personaggio scomodo che dice sempre la verità”.
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