Spresiano, la provocazione del sindaco: “Voglio creare una casa chiusa comunale e gestirla in prima persona”.  Il primo cittadino a Radio Cusano Campus con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

SPRESIANO, CONVOCAZIONE IN COMUNE PER LE PROSTITUTE

“Il problema della prostituzione in paese si porta avanti da tantissimi anni. Io sono stato eletto un paio d’anni fa e voglio risolvere la questione. Avevamo fatto un regolamento per sanzionare i clienti che si fermavano a prostitute. Però facevano tutti ricorso asserendo che si erano fermati a chiedere indicazioni stradali. Allora ho deciso di scrivere a Renzi, gli ho scritto dodici lettere”.

“HO CHIESTO A GRAN VOCE UNA LEGGE PER RIAPRIRE LE CASE CHIUSE”

“Gli ho scritto di fare una legge per riaprire le case chiuse, una sarei pronta a gestirla io in prima persona, come Sindaco. Chi meglio di un ente pubblico potrebbe gestire una cosa del genere? Voglio convocare le prostitute in Comune per trovare un accordo, per chiedergli di iniziare a lavorare più tardi e di scegliere delle zone meno in vista, magari che non lo facciano davanti alle gelaterie o ai posti dove ci sono famiglie con bambini. Stiamo contattando le prostitute una a una, è difficile trovarle, prima o poi andrò io di notte in prima persona a parlarci”.

“SOGNO CASA CHIUSA COMUNALE”

“Le opposizioni mi attaccano ma fa parte del gioco. Una soluzione dobbiamo trovarla. Dobbiamo combattere questo finto senso del pudore, perché parliamo del mestiere più antico del mondo. Io sono pronto ad aprire una casa chiusa comunale. Ho fatto i conti, ci porterebbe in cassa 2 milioni di euro ogni anno. Le ragazze che ci lavorerebbero verrebbero pagate a percentuale. Che nome darei a questo locale? Sogno comune…”.

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