I programmi di doppio titolo (double degree) consentono di conseguire il titolo presso un’università italiana e un titolo presso un’università straniera partner. All’inizio di ogni anno esce l’avviso di selezione per l’ammissione ai programmi di doppio titolo, attivi per alcuni corsi di laurea specifici. L’Università Niccolò Cusano crede nel valore del double degree, continua a guardare ben oltre i confini nazionali e si apre con decisione al Medio Oriente, in particolare all‘Iran. La firma di un protocollo di intesa, che ha gettato le basi per l’individuazione di ambiti di ricerca comuni tra UniCusano e l’Università di Yazd, a 600 chilometri da Teheran, è un primo passo decisivo ed importante nell’ottica di un lavoro sinergico di ricerca ingegneristica che conduca non solo verso una partnership virtuosa nel campo dell’innovazione ma anche alla strutturazione di un percorso di studi magistrale con titolo doppio, quello che oramai viene definito double degree.
“L’Iran è un Paese da scoprire e nonostante l’immagine che in questi anni i media hanno disegnato si tratta di un Paese con una cultura millenaria, ma estremamente all’avanguardia” ha sottolineato Arnaldo Pierleoni, docente di Ingegneria presso l’Università Niccolò Cusano, a margine dell’incontro svoltosi presso la sede di Roma con il professor Farhad Nejadkoorki, director International & Scientific Cooperation, proprio dell’università di Yazd.
“L’università di Yadz è un ateneo giovane– ha continuato il professor Pierleoni- fondato nel 1989, ma in fortissima espansione, infatti è una tra le più quotate dell’Iran a livello nazionale. Questa partnership è nata da alcuni incontri avvenuti recentemente tra i nostri rappresentanti e i loro, anche in occasione del Forum Italia-Iran, tenuto ad aprile, a cui hanno partecipato i ministri dell’Educazione e della Ricerca scientifica italiani e iraniani”.
“La nostra università- ha spiegato Farhad Nejadkoorki- è molto aperta a studenti internazionali, specialmente con gli atenei italiani. I nostri studenti sono molto felici anche perché c’è un legame storico fra l’Italia e l’Iran, in particolare una collaborazione a livello industriale. E da questo legame potranno nascere grandi opportunità. Ho avuto modo di visitare con attenzione le strutture dell’UniCusano e lo stesso laboratorio di ingegneria: posso dire che si tratta di un ateneo all’avanguardia con strumentazioni d’eccellenza. Ci sono le basi per fare un grande lavoro insieme”.
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