Olivia Newton-John oggi? Un disastro! Sono lontani i tempi in cui ballava con John Travolta e faceva innamorare il mondo col suo caschetto biondo. La salute della Newton-John è pessima. Dopo aver annunciato la recidiva del tumore al seno a distanza di 25 anni, ora annuncia di essere semi-paralizzata a causa di una metastasi alla spina dorsale inferiore. Ora l’attrice di Grease come sta? Ha 68 anni e da poco ha ripreso a camminare ma è chiaro che sia tutt’altro che una vita facile. I suoi fan non possono far altro che starle vicino facendole sentire il loro affetto attraverso i social network. Cerchiamo di capirne di più su questa storia della star americana.
Olivia Newton-John oggi dichiara cose poco piacevoli, tipo “sarei una bugiarda se dicessi di non essere spaventata. Tutti abbiamo delle sfide da combattere nella vita e questa è la mia. Ho avuto e sto avendo una vita incredibile. Non mi lamento, davvero non lo faccio”. Parole dure di una donna forte che ha conquistato il mondo nei panni (prima eleganti e poi succinti) di Sandy Olsson nel celebre film del 1978 campione di incassi “Grease”.
La star australiana, nel maggio 2017, aveva dovuto annullare il tour negli Stati Uniti e in Canada per combattere il cancro al seno, che è tornato dopo 25 anni di pausa. I sintomi del cancro della Newton-John sono stati strani: all’inizio si trattava di un banale dolore alla schiena, che a tutto lo staff sembrava una normale sciatalgia ma poi la persistenza del dolore ga fatto fare la brutta scoperta. Allora la donna aveva detto di essere “fiduciosa di tornare entro la fine dell’anno, più in forma che mai, per riprendere gli spettacoli”.
Oggi invece è semiparalizzata per via di una metastasi alla spina dorsale inferiore.
Il sostegno di Travolta
Non poteva tacere su questa situazione drammatica di Olivia Newton-John il suo storico compagno di successo John Travolta. Il mondo li ha visti ballare sulla testa dell’amore e la loro favola è stata raccontata milioni e milioni di volte. Ancora oggi “Grease” viene trasmesso nelle televisioni e rappresentato nei teatri.
Il pensiero dell’attore americano di “Pulp Fiction”, scoperta la tegola, è stato così espresso al magazine People: “Olivia è un essere umano incredibile, è una grande fonte di ispirazione per milioni di persone. Se decidiamo di unire i nostri pensieri affinché tutto possa andare per il meglio, lei lo sentirà e potrà esserle sarà d’aiuto. Tutti noi la amiamo, e lei ama noi”.
La ricerca sul cancro
La situazione del cancro nel mondo non è molto confortante. Come ha spiegato nella sua ultima intervista ospite di Andrea Lupoli a Genetica Oggi su Radio Cusano Campus il prof. Umberto Veronesi, la natura di questo male oscuro è di non essere una sola malattia ma tante diverse a seconda di dove prende.
I ricercatori in Italia sono merce rara, perché mancano soldi e strutture, ma, per fortuna, esistono delle mosche bianche. Come la Fondazione Niccolò Cusano, che è attiva dal 2011 e che si occupa fattivamente di trovare fondi e di tenere sempre accesi i riflettori dei media su questo delicato tema.
AIRC cosa fa
A conclusione di questo discorso più ampio partito dallo stato di salute di Olivia Newton-John oggi, ha senso scoprire AIRC cosa fa. Si tratta dell’acronimo dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ed è un ente privato senza fini di lucro. Fu fondata nel 1965 grazie all’iniziativa di alcuni ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano, fra cui spiccano i nomi dell’appena citato Professor Umberto Veronesi e del Professor Giuseppe della Porta.
E quali sono gli obiettivi di AIRC? Molteplici ma, in sintesi, da un lato procurare fondi in maniera costante per la ricerca oncologica, con particolare attenzione ai giovani ricercatori, mentre dall’altro lato sensibilizzare ed informare il pubblico su un male che può essere indebolito con la dovuta prevenzione.
I numeri dei malati oncologici in Italia? Aumentano i nuovi casi di tumore fra le donne e diminuiscono fra gli uomini. L’anno scorso le italiane colpite dalla malattia sono state 176.200 (erano 168.900 nel 2015). Quello che è schizzato alle stelle è che, quest’anno, sono stati stimati 50.000 nuovi casi di tumore del seno (48.000 nel 2015), da ricondurre anche all’ampiamento della fascia di screening mammografico in alcune Regioni, che ha prodotto un aumento significativo dell’incidenza tra i 45 e i 49 anni. Per gli uomini, invece, c’è un’inversione di tendenza e si assiste al fenomeno opposto, con 189.600 nuove diagnosi e un calo del 2,5% ogni 12 mesi (194.400 nel 2015). Spaventano di meno i big killer, in particolare le neoplasie del polmone, prostata, colon-retto e stomaco. Nel 2016 sono state stimate complessivamente più di 365.000 nuove diagnosi di cancro: la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (50.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.600).