“La scuola media di Ventotene non chiuderà”. L’ufficialità della notizia viene direttamente dal primo cittadino dell’isola laziale, Gerardo Santomauro, che ai microfoni di Open Day, sugli 89.100 FM di radio Cusano campus, annuncia l’esito di un lavoro serrato portato avanti in questi giorni grazie all’attenzione dei media e alla disponibilità delle istituzioni.

“Nella serata di ieri ne abbiamo avuto certezza, la scuola media di Ventotene non chiuderà. Abbiamo convinto una studentessa e la sua famiglia a non partire, le abbiamo garantito un servizio efficiente e in questo modo l’altra iscritta avrà una compagna di scuola. Andare a scuola da soli è terribile, per questo c’è stato il rischio reale che la scuola media chiudesse, perché l’unica iscritta aveva manifestato perplessità sull’affrontare questo percorso formativo completamente da sola. Ora saranno in due e per quest’anno le medie a Ventotene si svolgeranno regolarmente. Il problema però sussiste e riguarda l’anno prossimo, quando non avremo veramente più bambini perché dalla quinta elementare non avremo scolari che passeranno al ciclo successivo” aggiunge il Sindaco Santomauro.

“Stiamo pensando a delle alternative, abbiamo l’attenzione del Governatore Zingaretti con il quale ci incontreremo nella giornata di domani. Vogliamo che l’isola mantenga la sua identità e non diventi solo un villaggio turistico che prende vita nei mesi estivi. Se non c’è scuola il rischio desertificazione diviene sempre più elevato”.

“Abbiamo una struttura in disuso dove potremo accogliere giovani in età scolare ai quali garantire un percorso formativo completo. Dal mio punto di vista sarebbe un’occasione importante per chi è venuto nel nostro paese scappando da guerra e fame e, al tempo stesso, potremo allargare il nostro corpo docente dando nuova linfa all’occupazione sull’isola. La mia idea di integrazione passa dall’opportunità di formarsi, di studiare, di trasmettere la propria cultura ad altri e di apprendere usi e costumi diversi dai propri”, conclude il Sindaco Santomauro.

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