Un aspetto molto divertente del mondo del calcio è l’ironia che, per fortuna, ancora aleggia su chi ci opera da professionista. E così l’esonero di De Boer, l’ennesimo, ha rincuorato gli interisti, che sono passati sotto le sue “forche caudine” e che ora si godono, invece, gli effetti della cura Spalletti. Che l’olandese non avesse le ossa di acciaio di Johan Cruijff al Barcellona s’era capito da subito ma la carriera dell’ex terzino orange sta diventando un po’ troppo rocambolesca. Anche il Crystal Palace lo saluta anticipatamente (molto anticipatamente) e lui, come da copione, si stupisce e si straccia le vesti. Non abbiamo la sfera di cristallo per sapere se il talento da allenatore di Frank De Boer debba solo trovare l’occasione giusta per esplodere oppure se si tratta a tutti gli effetti ed inconfutabilmente di un bidone. Per ora registriamo questo nuovo capitolo (inciampo) della sua storia e ci godiamo le battute sul web, taglienti ma anche divertenti. Ecco qualche considerazione sul fatto sportivo. Buona lettura.

Signori e signore, ecco a voi un nuovo esonero di De Boer. Come sanno bene i tifosi dell’Inter (ora in grazia di Dio con la guida di Luciano Spalletti), il lupo perde il pelo ma non il vizio. Tutto suona ironico, ancor più considerando che, dopo la sconfitta col Burnley, il tecnico aveva dichiarato alla stampa di avvertire la piena fiducia della proprietà e della dirigenza.

La nuova avventura di Frank De Boer da allenatore, invece, è già ai titoli di coda. Ad un’analisi superficiale dell’accaduto, sembra che il Crystal Palace sia stato un po’ troppo precipitoso. Lo hanno, infatti, allontanato dopo solo quattro partite ma, a dirla tutta, sono stati anche e soprattutto quattro ko (rispettivamente con Huddersfield, Liverpool, Swansea e Burnley). I numeri della stagione del Palace, poi, sono ancora più preoccupanti se si aggiunge che sette sono stati i gol subiti e zero quelli segnati.

Una partenza così autolesionista in Inghilterra, secondo la stampa locale, non accadeva da 93 anni. Un record! E tra i primati di Mister De Boer ci sono anche i suoi 77 giorni di permanenza in panchina contro gli 85 in nerazzurro. Al suo posto sta già arrivando la certezza Roy Hodgson (ex allenatore dell’Inter anche lui), 70 anni e, fino a giugno 2016, Ct dell’Inghilterra.

Ecco il comunicato ufficiale del Crystal Palace;

“Il Crystal Palace Football Club ha deciso di sollevare dall’incarico Frank de Boer. Vorremmo ringraziare Frank per la sua dedizione e il suo duro lavoro durante il periodo trascorso al Club. Un nuovo manager sarà nominato a tempo debito e auguriamo a Frank il meglio per il futuro. Al momento non ci saranno ulteriori comunicazioni”.

La risposta dell’allenatore olandese è stata:

“Sono molto deluso dalla decisione ma voglio ringraziare i giocatori, lo staff e i tifosi per il supporto. Buona fortuna per il futuro”.

Gli esoneri degli allenatori più clamorosi

L’esonero di De Boer dopo sole quattro giornate ha aggiornato il record in quanto a rapidità di licenziamento di un allenatore in Premier League. Prima di lui, nel 2006, Les Reed era durato 7 giornate alla guida del Charlton.

Tra gli esoneri degli allenatori più clamorosi, però, quello che spicca maggiormente è quello di Leroy Rosenior, cacciato dopo soli dieci minuti dal Torquay United (società di quinta divisione inglese) nel 2007. La storia dell’ex giocatore di Fulham e West Ham è folle: subito dopo aver firmato il contratto, la società fu acquisita da una nuova dirigenza che, come prima mossa ufficiale, decise di ratificare il suo esonero e di scegliere in maniera autonoma il nuovo mister. Il tutto in soli dieci minuti.

In Italia il record del licenziamento più veloce nel calcio, infine, lo detiene il Loco Bielsa sulla panchina della Lazio. Appena due giorni per far andare su tutte le furie il Presidente Lotito e rompere il patto da poco sigillato.

La carriera di Frank De Boer

Se come allenatore non se la passa bene, la carriera di Frank De Boer da calciatore merita rispetto e applausi. Le sue gesta sono da collegarsi soprattutto coi colori sociali bianchi e rossi dell’Ajax, dove ha fatto il suo esordio in prima squadra nel 1989 nel ruolo di terzino sinistro e con cui ha vinto:

  • cinque scudetti;
  • due coppe d’Olanda;
  • tre Supercoppe nazionali;
  • una Coppa UEFA;
  • una UEFA Champions League;
  • una Supercoppa UEFA;
  • una Coppa Intercontinentale.

Poi il forte difensore della nazionale arancione è passato al Barcellona dove ha vinto, nel 1999, uno scudetto in Liga. La cronaca racconta anche del suo forte legame col fratello gemello, Ronald, anch’egli calciatore professionista, con cui ha condiviso il rattangolo di gioco con le maglie dell’Ajax, del Barcellona e dei Rangers Glasgow in Scozia.

Ironia a parte, è d’uopo ricordare che, da allenatore, il Frank nazionale è stato il primo a conquistare quattro campionati olandesi di seguito, dal 2011 al 2014, infrangendo il precedente record che apparteneva al gruppetto Rinus Michels, Louis van Gaal e Guus Hiddink.