Auguri di cuore al Gran Signore del Tennis d’Italia!
Nicola Pietrangeli, il Signore del Tennis d’Italia, ha compiuto 84 anni, portati alla grande, con sobria eleganza e accompagnati da commenti sempre precisi e forbiti nelle sue uscite televisive. Ha scritto pagine indelebili, della disciplina amata, con vittorie sul campo, tra le quali due tornei del Grande Slam, e, da Capitano non giocatore, guidato la Nazionale azzurra all’unica vittoria nella Coppa Davis. Quella, indimenticabile del 1976, in un Cile assai complicato, da andare a conquistare, con Adriano Panatta che, da uomo di una certa idea di libertà, scelse di giocare il doppio con Corrado Barazzutti con una maglietta rossa, laddove vigeva una violenta e infame dittatura.
Andiamo con ordine. Nasce a Tunisi l’11 settembre 1933 e da tennista ha giocato ben quattro finali del “Roland Garros”, gli Internazionali di Francia, più comunemente: ne ha conquistati due, e consecutivamente, nel 1959, quando riesce ad arrivare, nel ranking assoluto, al terzo posto, e l’anno dopo. Nei quarantuno tornei conquistati figurano, brillantemente, anche le due volte in cui ha vinto a Roma, già, gli Internazionali d’Italia. Ha inserito nella sua bacheca anche due tornei in doppio maschile e ben cinque in doppio misto, vincendo in entrambi i casi il Roland Garros. Quindi Francia che ha imparato presto a conoscerlo, ad ammirarne le gesta sportive, l’eleganza, l’agilità e la grinta.
Quando fu tentato dal mondo del professionismo, restituì l’acconto preso di 5000 dollari, preferì il mondo dei dilettanti, nel quale era incastonata la partecipazione alla Coppa Davis. Che, tuttavia, gli consegnerà la migliore soddisfazione da Capitano non giocatore, quindi da Coach. In mezzo, nel 1968, la medaglia di bronzo a Città del Messico, in occasione della XIX edizione dei Giochi Olimpici.
Ancora oggi è suo, il record di titoli italiani vinti, ben 22.
Ampia l’attività successiva l’agonismo, sia come attore ma soprattutto come commentatore televisivo, un po’ come è accaduto alla sua contemporanea collega di disciplina Lea Pericoli.
E’ stato inserito nella International Hall of Fame.
Auguri, Gran Signore del Tennis d’Italia.