Matteo Biffoni, sindaco di Prato e responsabile delle politiche sui migranti del PD,è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Ius soli

“Approvare lo ius soli in un mondo ideale e perfetto sarebbe cosa sacrosanta. E’ ovvio che c’è un sentimento del Paese, alimentato da destra e populisti, che mischiano un fenomeno come quello degli sbarchi con una norma che è già nei fatti. De Gasperi diceva che i politici guardano alle elezioni successive e gli statisti alle generazioni successive. La posizione del PD è stata ribadita più di una volta, dal segretario, dal vicesegretario e da altri prestigiosi esponenti del partito .Abbiamo sempre detto che lo ius soli è una legge che se ci sono le condizioni va approvata.

Ma le condizioni non dipendono solo dal PD. Da solo il Pd non ce la fa, non ci sono i numeri in Parlamento.

La politica funziona così. Il partito di Alfano su questa legge ne fa più una questione di tempi che di sostanza, nel senso che questo tema fa perdere consensi in campagna elettorale. Mi ricorda molto la questione delle unioni civili dove entrano in campo anche questioni di sensibilità personali e sfere culturali.

Se ci sono le condizioni lo faremo in questa legislatura, altrimenti spero che sarà fatto nella prossima.

Almeno su questo tema la destra ha una posizione, il Pd ha una posizione, il M5S ha cambiato idea cento volte. Bisognerebe avere una coerenza politica, capisco seguire i sondaggi ma non bisogna esagerare”.

L’esempio di Prato

“Io, da sindaco di una delle città più multiculturali d’Italia, dico: se qualcuno non è convinto è legittimo, ma vi invito a venire a Prato a vedere nelle scuole i figli degli stranieri che giocano insieme ai figli degli italiani, come a Londra e New York. La mia preoccupazione è: come faccio a fargli capire che questa città è la loro e che il loro futuro è qui? Noi dobbiamo metterci d’accordo su come facciamo a far sì che quel bambino lì senta Prato e la comunità in cui vive come la sua. La legge sullo ius soli va in questa direzione.

Tutte le polemiche mi sembrano strumentali per accaparrarsi qualche voto in più piuttosto che andare sul merito della legge.

A Prato ci sono 192mila abitanti,36mila stranieri. Io e gli amministratori prima di me abbiamo spinto per un percorso che parta dalla scuola, passi per la mediazione culturale e per percorsi di accompagnamento. Questa strategia costa molto, ma se vogliamo che gli stranieri si integrino bisogna fare degli investimenti”.

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