Renato Brunetta è stato ospite questa mattina di ECG. Nel programma di Radio Cusano Campus, al telefono con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha parlato di diverse tematiche. 

RENATO BRUNETTA SULL’IPOTESI DI TAJANI CANDIDATO PREMIER

“Tajani è un fondatore di Forza Italia. Presidente del Parlamento Europeo. Ddopo Berlusconi è l’esponente di Forza Italia di più ampio rilievo e prestigio. Sta facendo benissimo il presidente del Parlamento Europeo. Il leader di Forza Italia si chiama Silvio Berlusconi. Si è detto e ragionato che sarà il leader del partito che otterrà più voti nella coalizione del centrodestra a essere o indicare il Presidente del Consiglio qualora il centrodestra vincesse, io mi fermerei qui”.

“E’ NORMALE CHE CI SIA DIALETTICA INTERNA”

“Il resto serve a poco. Non che non ci sia il problema – ammette Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera – il problema c’è, c’è anche per la sinistra e per il Movimento Cinque Stelle, così come per il centrodestra. I grillini devono ancora fare le consultazioni online, nella sinistra sta succedendo di tutto, il centrodestra ha tutto il diritto di interrogarsi su regole, contenuti e leadership”.

“GENTILONI? FOTOCOPIA DI RENZI”

“Sta facendo la fotocopia di Renzi al Governo. Pompato dai giornaloni rispetto al nulla della sua attività politica. Quasi che il nulla sia un titolo di merito. Anche questo è il segno dei tempi. Gentiloni non ha soggettività politica, è diventato presidente del consiglio dopo la sconfitta di Renzi al referendum del 4 dicembre. Il Governo sta andando male, ha sbagliato su tutto, basti pensare sulle immigrazioni e al contrordine compagni tardivo, confuso, dopo 4 anni di errori spaventosi da parte della sinistra, dopo 600.000 disperati accolti malamente nel nostro Paese”.

A PROPOSITO DI POLITICA ESTERA

“Tra giugno e luglio è arrivato il contrordine compagni che ha la faccia di Minniti, un contrordine che continua a essere contraddittorio e poco credibile. L’unico che ha le idee su questo aspetto è Tajani, che ha detto che occorre investire 6 miliardi di euro sul quadrante sud, cioè in Libia, per mettere un filtro, un argine, senza dimenticare la qualità umanitaria, per filtrare in Africa, in Libia i richiedenti asilo, che sono il 5% rispetto ai flussi migratori potenziali”.

SU MINNITI

“Sta mettendo una pezza, tardi e male, agli errori commessi dal Pd in tutti questi anni. Avevamo fatto un accordo con la Libia quando c’era Berlusconi. Una politica che funzionò ma che venne criminalizzata in Parlamento proprio dal Pd, che dal 2014 ha aperto le porte e abbiamo visto i risultati, morti, annegati, criminali, intermediazioni opache e sospette delle ONG e collasso della società italiana”.

“PADOAN? ERAVAMO AMICI, ORA MI FA RIDERE”

“Mi dispiace, perché eravamo amici, ma mi chiedo come faccia a dire certe cose. Come si fa a dire che al prossimo Governo lasceranno un Paese migliore? Lasciano un’Italia incapace di ridurre il deficit, con il record della disoccupazione giovanile, fanalino di coda della crescita in Europa, isolata in Europa, poco credibile nell’Unione Europea, che non conta assolutamente nulla nei quadranti geopolitici internazionali, distrutta nel suo sistema bancario, con pochissima credibilità del Ministero dell’Economia. Queste sono macerie, le macerie di Padoan, Renzi e Gentiloni. L’unico elemento positivo di questi anni si chiama Mario Draghi, che alla BCE ha indicato Berlusconi. La crescita dell’Europa è dovuta all’immissione di liquidità da parte della BCE, immissione di liquidità di cui l’Italia è incapace di approfittare”.

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