Numero chiuso alla Statale, è ridda di polemiche. Sono giorni caldi quelli che sta vivendo l’università italiana, con lo sciopero dei docenti in atto e con una sentenza del Tar del Lazio che di fatto ha bloccato sul nascere i primi test d’ingresso previsti per le facoltà umanistiche dell’Università Statale di Milano.

L’annuncio dell’introduzione del numero chiuso per le facoltà umanistiche aveva fatto scattare la protesta studentesca già prima dell’estate, fino alla decisione dell’UdU (Unione degli Universitari) di far ricorso al Tar per l’illegittimità delle motivazioni addotte dall’ateneo meneghino a giustificazione della scelta compiuta. Il tribunale amministrativo laziale ha dato ragione agli studenti e, di contro, L’Università Statale di Milano ha annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato contro la pronuncia del Tar del Lazio sulla sospensione dei test di ammissione alle facoltà umanistiche in programma nella prima metà di settembre. In caso di esito negativo l’Ateneo farà anche ricorso contro il giudizio di merito del Tar atteso per il 9 maggio del 2018.

“Noi non siamo stati i primi a introdurre il numero chiuso per le facoltà umanistiche. La pronuncia del Tar, se confermata, pone delle questioni di ordine generale, cioè il fatto che è già stato introdotto il numero chiuso in molti atenei e corsi di laurea in Italia. Il ministero dell’Istruzione deve chiarire qual è il criterio determinante per introdurre il numero chiuso”, ha dichiarato il rettore dell’Università Statale di Milano, Gianluca Vago.

“E’ come se fossimo commissariati – ha aggiunto Vago -, ci dicono di prendere tutti gli studenti, ma la legge dice anche che bisogna avere un numero di docenti adeguato agli iscritti. Situazione che rischia di essere paradossale, con il rischio che alcuni corsi potrebbero non essere accreditati”. Il rettore Vago ha poi annunciato che sarà inviata subito comunicazione della sospensione dei corsi agli studenti che resteranno iscritti con riserva. Se il Consiglio di Stato dovesse concedere la sospensiva della pronuncia del Tar, secondo il Rettore sarebbe possibile riprogrammare i test di ammissione per la fine di settembre.

A margine della sua partecipazione al Forum Ambrosetti di Cernobbio, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha risposto alla domanda sul perché gli studenti italiani siano al penultimo posto in Europa nel numero di coloro che conseguono la laurea. “Una delle cause maggiori è la provenienza delle famiglie, a basso reddito che spingono poco per la formazione universitaria di alto livello”, ha detto la ministra.