Sgomberi a Roma e Baldassarre, nuovo capitolo della vicenda. Non si placano le polemiche sull’intervento della Polizia a Palazzo Curtatone ma non potrebbe essere diversamente. Dice la sua una voce autorevole di questa discussione e cioè Laura Baldassarre, assessore al Sociale del Comune di Roma, che è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta dal Direttore Gianluca Fabi e Daniel Moretti. Ecco cos’ha detto la politica su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.
Sgomberi a Roma e Baldassarre. Di seguito le dichiarazioni clou che l’assessore al Sociale del Comune di Roma ha rilasciato in diretta su Radio Cusano Campus.
Sullo sgombero a Piazza Indipendenza
“Fatti del genere non dovrebbero accadere, va detto forte e chiaro –ha affermato Baldassarre-. Dobbiamo lavorare di più sulla prevenzione, per evitare l’uso della forza in piazza. Quando è stato deciso lo sgombero non avevamo un piano preciso, gli operatori hanno offerto accoglienza alle persone sgomberate, purtroppo però molti hanno rifiutato quest’accoglienza. Ci sono bambini, donne incinte, persone malate di cui adesso ci stiamo prendendo cura come Roma Capitale”.
Sulla situazione dei migranti in tutta Italia
“Compresa a Roma è molto diversificata. Non dobbiamo considerarli come un gruppo omogeneo. Il vero tema per Roma è la questione di che cosa avviene dopo che le persone escono dallo Scar dopo aver compiuto il loro percorso. In quel momento loro hanno diritto al lavoro, alla casa. Il problema di una terza accoglienza, il tema dell’inclusione sociale sta dentro al fatto di avere migliori politiche abitative e sociali per tutti: italiani e stranieri regolari. Io credo che sia importante su Roma inserire le politiche dei diritti in politiche e non in misure emergenziali. Bisogna creare una strategia comune e non fare politiche che distinguano i migranti dai cittadini italiani”.
Sulla crisi economica e la diminuzione degli investimenti sulle politiche sociali
“Hanno avuto un impatto su tutta la popolazione. Noi abbiamo delle situazioni di barbonismo domestico, tra gli anziani e le persone con problemi mentali, anche in pieno centro. Noi stiamo affrontando questa situazione, pianificando i nostri interventi. Abbiamo trovato una situazione dovuta alla mancanza di programmazione. Stiamo realizzando una riforma complessiva anche per avere un monitoraggio degli interventi”.