Gli uomini stronzi non esistono, semplicemente se si comportano male non sono interessati al rapporto. O alla persona incontrata. Questo il contenuto delle principali dichiarazioni rilasciate da Mirko Spelta, autore di “Scusa se ti chiamo stronzo”, intervenuto a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. “Non ho conosciuto un uomo che sia nato stronzo, cresciuto e morto stronzo. Non c’è un soggetto che ha questa caratteristica dall’inizio alla fine, dipende dalla donna che si trova davanti”, ha letteralmente affermato l’autore del libro, edito Piemme, in trasmissione. Mirko Spelta vuole raccontare la semplicità dell’universo maschile, aiutare le donne che stanno cercando il principe azzurro a tenerselo, oltre che individuarlo tra tanti.
“C’è una proporzione inversa tra quanto un uomo è stronzo e quanto gli interessa la persona con la quale si relaziona. Gli uomini più tendono ad essere coinvolti e meno tendono ad essere stronzi. C’è una differenza sostanziale nell’ambito dell’attrattività sessuale, tra uomini e donne, che passa attraverso il cervello. Se un uomo è brillante, intelligente, se si cura di voi, e ha una serie di caratteristiche fa scattare il sentimento nelle donne, e nasce anche l’interesse sessuale. Mentre gli uomini hanno una sessualità visiva, è un istinto paragonabile alla fame, alla sete, al sonno, è un istinto primario. L’uomo è attratto dalle forme, dai colori, dai profumi, da quelle cose che hanno reso la cosmesi un’industria mondiale. L’uomo non è attratto da una persona intelligente, brillante, attenta a noi. Ma da unghie rosse, tacco dodici. Non che gli uomini non s’innamorino. Soprattutto all’inizio l’uomo è rincoglionito dal testosterone, fa fatica a comprendere che tipo di persona è la persona di fronte è ubriaco di capelli che si muovono, unghie colorate”, ha sottolineato Spelta subito dopo. E ci siamo chiesti se i ruoli sono ribaltati, chi dovrebbe fare cosa? Una volta era l’uomo a corteggiare, a cacciare la preda, oggi se è la donna a prendere l’iniziativa l’uomo può sentirsi aggredito? “I ruoli non si devono ribaltare, l’uomo deve fare l’uomo. Si è generalizzata l’idea che l’uomo viene intimidito dalla donna che prende iniziativa. E’ divertito da una donna che lo fa. Al momento in cui le donne fanno il primo passo è Natale anticipato, per una volta essere la preda è una cosa simpatica”, ha aggiunto l’ospite a proposito dei cambiamenti rispetto al passato. Quanto ai social vale la stessa regola della seduzione sessuale, “l’uomo subisce i social e la seduzione attraverso le foto sui social”, ha ribadito Spelta. Occhio ai like sui Facebook, dicono molto.
Ascolta qui l’intervista integrale
Molto interessante l’argomento e l’intervista. Ma vorrei chiedere all’autore, che giura di non conoscere uomini ‘stronzi’, come definisce quegli uomini sposati – le cui mogli sono peraltro tue amiche – che quando t’incontrano non fanno altro che lanciarsi in valanghe di complimenti del tipo ‘oggi sei più bella del solito’ oppure ‘se avessi la macchina fotografica oggi subiresti una violenza col ciack’ o ancora ‘non ti ho mai visto così lucente e stupenda’?
Per me questi sono stronzi, non so se già nati tali oppure se moriranno da stronzi, ma certo stronzi lo sono!
Molto interessante l’argomento e l’intervista. Ma vorrei chiedere all’autore, che giura di non conoscere uomini ‘stronzi’, come definisce quegli uomini sposati – le cui mogli sono peraltro tue amiche – che quando t’incontrano non fanno altro che lanciarsi in valanghe di complimenti del tipo ‘oggi sei più bella del solito’ oppure ‘se avessi la macchina fotografica oggi subiresti una violenza col ciack’ o ancora ‘non ti ho mai visto così lucente e stupenda’?
Per me questi sono stronzi, non so se già nati tali oppure se moriranno da stronzi, ma certo stronzi lo sono!
Ciao Rosa; e grazie per la domanda, che capisco perfettamente, e che condivido appieno. Si, un comportamento di questo genere, ne parliamo sempre in termini generci, teorici e personali, è del tutto irrispettoso sia della moglie del soggetto, che della persona che lo subisce. in una parola… ci siamo capiti. Ma, se vogliamo andare un pò oltre la pur comprensibile reazione istintiva, forse quello che va considerato è che, visto che il tradimento è un tema tanto delicato quanto storico e bipartisan, ciò che a mio modesto avviso va considerato è che il tradimento, o anche solo l’intenzione di porlo in essere deve o quantomeno può essere considerato/a come un indicatore di una mancanza nel rapporto. E’ pur vero che spesso l’uomo “ci prova” soltanto per atavico istinto alla caccia (mi spiace ma a volte la verità è tanto triste quanto banale), ma è altrettanto vero che più gli uomini, e ritornando al profilo bipartisan del fenomeno sociale oserei dire le persone, uomini o donne che siano, sono appagate, e con ciò intendo sia sentimentalmente che fisicamente, meno tenderanno a cercare soddisfazione altrove. Lo so, questo non toglie che sia un comportamento disdicevole in sè, ma è sempre opportuno andare all’origine del problema per capirne le cause, e quindi cercare una soluzione. Quindi bisognerebbe capire cosa manca davvero, se qualcosa manca, nel rapporto in origine. Mirko.