Sgomberi a Roma e Fassina, un’accoppiata giornalisticamente interessante. Il Consigliere di Sinistra per Roma ha detto la sua circa i fatti di Piazza Indipendenza. Ecco i passaggi chiave di quel che ha detto il politico in diretta su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano, ospite della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta dal Direttore della radio Gianluca Fabi e Daniel Moretti.
Se ti interessa sapere quali sono stati i concetti chiave sugli sgomberi a Roma e Fassina, ecco i passaggi clou del Consigliere di Sinistra per Roma.
Sulla Regione Lazio
“Spero che piazza indipendenza non sia un caso che si voglia riproporre nel resto del Paese. Dopodichè è evidente che le parole scritte nel libro del segretario del Pd Renzi c’è una preoccupante virata che insegue parole d’ordine che portano lontano dal rispetto della persona, parole d’ordine della destra. A piazza Indipendenza c’è stato il fallimento di tutti i livelli istituzionali, le parole che in queste ultime ore ha detto la Raggi avrebbe dovuto dirle prima dello sgombero. Avrebbe dovuto dire al ministro dell’interno che prima di sgombrare bisognava trovare una soluzione alternativa. Se tu sgomberi e non dai soluzioni alternative, non migliori la situazione. A mio avviso si è sottovalutato l’impatto che avrebbe avuto l’intervento. Si è voluto mostrare i muscoli, il pugno di ferro nei confronti dell’illegalità, è stato ritenuto utile al fine di dare un messaggio di forza, di controllo del territorio ed è stato un boomerang. Ho trovato assordante il silenzio della Regione Lazio che ha delle competenze specifiche su certe vicende. Abbiamo di fronte dei problemi sociali che vanno risolti non con la polizia e gli idranti, ma con interventi sociali. Ci sono molte persone, una piccola fetta di loro sono rifugiati, che hanno un problema drammatico di abitazione. Serve a Roma un piano casa, c’è bisogno di un sostegno che venga dal governo nazionale. Il tema non è quello degli sgomberi, è l’emergenza abitativa”.
Sulla dichiarazione di Di Maio “Prima i romani”
“Il M5S insegue quell’elettorato a cui parla Salvini –ha affermato Fassina-, a cui si propone lo slogan facile delle ruspe, del rimandiamoli tutti a casa. Slogan che non hanno alcuna praticabilità, ma che fanno breccia nell’elettorato. Di Maio è l’esempio nazionale che il M5S vira a destra. Ho trovato vergognoso che l’unico consigliere di Roma a Piazza Indipendenza fosse il sottoscritto, nessun altro che ha responsabilità amministrative si è degnato di venire”.