Sgomberi a Roma e Fiano? Binomio interessante perché il politico, Responsabile della sicurezza del PD, si sgancia dalle polemiche sterili e strumentalizzate per sottolineare un passaggio “economico” importante. Dove? Durante il suo intervento ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotto dalla coppia Gianluca Fabi e Daniel Moretti. Ecco cos’ha detto sul tema Emanuele Fiano su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Ci sono cose da sapere sugli sgomberi a Roma e Fiano le dice tutte, alla sua maniera, durante la diretta su Radio Cusano Campus. Ecco i passaggi clou:

Sugli sgomberi di Piazza Indipendenza e l’emergenza abitativa a Roma

“Già ai tempi in cui Gabrielli era prefetto di Roma era stato studiato un piano straordinario per sanare le emergenze abitative. Durante quest’anno la giunta Zingaretti ha stanziato oltre 160 milioni per l’emergenza abitativa di roma e l’11 marzo ha stanziato 40 mln direttamente a Roma mentre gli altri 121 li avrebbe dovuto gestire la regione. La giunta capitolina non ha mai firmato questo provvedimento. Formalmente questi soldi non li hanno presi. Non ho mai visto una regione che stanziasse 161 milioni per l’emergenza abitativa, quindi le risorse ci sono. Quando si fanno sgomberi di immobili e ci si trova di fronte a situazioni particolari ad esempio con una donna in stato interessante, intervengono i servizi sociali perchè c’è una situazione di fragilità sociale. Quello che non si può fare è stare a guardare. frase del funzionario di polizia va condannata senza se e senza ma. Di questo certo non è responsabile la sindaca di Roma, ma i sindaci possono attivarsi per creare le condizioni affinchè non si verifichino certe situazioni”.

Sul caso Forza nuova e Don Biancalani

” Anche se non ci fosse la mia proposta di legge, dovremmo essere comunque preoccupati da questo comportamento, al di là dell’ideologia fascista. Se invece di Forza Nuova questa intimidazione fosse arrivata dalla mafia o dalla camorra, io penso che ci sarebbe stato ancora più scandalo e ancora più difesa del parroco. Quei signori non condividevano l’idea che un parroco potesse portare in piscina dei migranti. A prescindere dal fatto che lo trovo aberrante, ma tu non puoi minacciare una persona di esercitare come vuole il suo mestiere, in questo caso il suo sacerdozio. Io penso che siamo in democrazia, ognuno può avere le sue idee. Che qualcuno tenga a casa sua il busto di Mussolini non me ne frega niente, penso però che dovremmo evitare che qualcuno possa perpetrare propaganda di ideologie criminali”.

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