Casson su libertà di stampa? Non è un argomento secondario della democrazia e, per questa ragione, il Senatore di Articolo 1-MDP è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano. Ecco le sue dichiarazioni più rilevanti che analizzano anche lo strumento della querela, a volte usato come mezzo per intralciare o, addirittura, bloccare indagini scomode e mal viste.
Casson su libertà di stampa e possibilità di usare la querela per bloccare un’indagine non si tira indietro. L’Italia deve crescere in tal senso e lo esprime chiaramente in diretta su Radio Cusano Campus con questi concetti chiave.
Riguardo il ddl sulla libertà di stampa:
“Quando si discute di libertà di stampa in parlamento c’è un approccio rabbioso contro i giornalisti, inferiore forse solo a quello nei confronti dei magistrati. Il giornalismo, quando è fatto bene, dà fastidio alla classe politica, che preferirebbero non avere alcuna forma di controllo. In parlamento a volte ho sentito dire aumentiamo il carcere per i giornalisti”.
Sul caso Consip e il giornalista Lillo:
“Le perquisizioni sul caso Consip a Marco Lillo sono state esagerate e fuori luogo, fatte tanto per fare, perché mi sembra che non potessero avere un risultato positivo. Il giornalista ha fatto il suo mestiere, se ci sono state delle violazioni bisogna andare a vedere chi ha violato il codice penale. Ce ne siamo occupati come Copasir, abbiamo sentito il direttore del servizio segreto italiano, ma ascolteremo anche polizia carabinieri e il capitano Ultimo. A qualcuno nel Pd farebbe comodo mettere a tacere tutto”.
ASCOLTA QUI IL PODCAST DELL’INTERVISTA DELL’ON. CASSON SU LIBERTA’ DI STAMPA