Toia su Macron? La politica, eurodeputata del Pd, non è del tutto allarmata né stupita sulle ultime azioni del Premier francese in fatto di Europa ma non resta neanche con le mani in mano. Espone chiaramente le sue idee durante il suo intervento ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Patrizia Toia su Marcon sta alla finestra. Non drammatizza ma non chiude gli occhi. Ci sono dei rischi sulle scelte più recenti della Francia e la politica del Pod li espone in diretta su Radio Cusano Campus con questi interventi:

Sulla guerra di Macron all’Italia: 

“Queste sono sintesi e giudizi molto azzardati e pesanti. Stiamo ai fatti: le questioni che solleva Macron sono importanti, le risposte che cerca di dare non sono all’insegna di quell’europeismo con cui si è presentato alle elezioni. Certamente Macron ha rilanciato l’Europa come progetto strategico, l’ha posta come obiettivo, ma il suo europeismo è molto intriso della grandeur francese. Quindi cerchiamo di prendere il buono da Macron, ma stiamo molto attenti a giocare le nostre partite perché altrimenti, dopo aver detto che la Germania vuole un’Europa alla tedesca, rischiamo di trovarsi un’Europa alla francese. Non cediamo alle sue posizioni e negoziamo”.

Sul caso Stx: 

“Hollande era più europeista di Macron perché aveva accettato l’accordo tra la Fincantieri e la Stx e invece Macron la rifiuta. Usando il diritto di prelazione, Macron ha nazionalizzato temporaneamente Stx. C’è un aspetto politico: Macron non vuole creare un’entità europea o lo fa solo alle sue condizioni. Ma c’è anche un aspetto di diritto europeo: questo annuncio di esercizio del diritto di prelazione deve essere controllato dall’Europa per evitare condizioni di favore. La tentazione di dire: facciamo come la Francia viene. Però non penso che sia un terreno di gioco corretto, alla fine si perde tutti se l’Europa va avanti a ripicche. Occorre un confronto politico, deciso, forte, per mettere Macron con le spalle al muro”.

Sulla questione Libia: 

“Macron è impaziente e ha voglia di fare, ma deve stare alle regole del gioco. Agli hotspot non ha pensato solo lui, se fosse possibile lo avremmo già fatto. Lui si muove in modo naif e imprudente, anche perché la Libia non è ancora un paese pacificato e quindi la sua è solo voglia di protagonismo”.

ASCOLTA QUI IL PODCAST DELL’INTERVISTA DI PATRIZIA TOIA SU MACRON